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Cinema in lutto: addio a un mito. Ma sarà impossibile dimenticarsi di lui

Cinema e mondo dello spettacolo in lutto: addio a un grande attore, regista, autore e presentatore. Mario Donatone si è spento il 14 aprile a Roma all’età di 86 anni. Inizia la sua carriera d’attore nel 1951 con il film Bellissima di Luchino Visconti ma il ruolo per cui è entrato nella storia del cinema e verrà ricordato per sempre è quello del sicario Mosca, il killer che ne Il Padrino – parte III (1990) di Francis Ford Coppola uccide la figlia di Michael Corleone, interpretata da Sofia Coppola.

Un ruolo che gli ha valso la popolarità internazionale. Di quell’esperienza raccontava che il regista era entusiasta del suo provino e che i suoi iniziali 7 giorni di contratto diventarono poi 77, spalmati nell’arco di 10 mesi tra l’Italia e gli Stati Uniti. Nel 2010, in occasione del Roma Fiction Fest, ha avuto modo di riabbracciare Andy Garcia chiamandolo con un affettuoso “Figlio ‘e ndrocchia”. (Continua dopo la foto)


Nato a Tripoli il 9 giugno 1933, Donatone era un personaggio poliedrico che nella sua lunga carriera ha interpretato oltre 150 film e lavorato con registi di spessore. Oltre a Coppola, anche con Giuseppe Tornatore ne Il camorrista (1986), Damiano Damiani ne L’angelo con la pistola (1992), Dario Argento in Phenomena (1985), Luchino Visconti in Bellissima (1951), Mario Monicelli in Risate di gioia (1960) e Carlo Vanzina in S.P.Q.R. – 2000 e ½ anni fa (1994). (Continua dopo la foto)

Donatone ha anche legato il suo nome ai fratelli Corbucci partecipando a una decina di film diretti da Sergio: da Bluff storia di truffe e di imbroglioni (1976) a Il conte Tacchia (1982) fino a Sono un fenomeno paranormale (1985), e addirittura ad una ventina diretti da Bruno come Boccaccio (1972) a La casa stregata (1982) fino a praticamente tutti quelli con protagonista Tomas Milian nei panni dell’ispettore Nico Giraldi. (Continua dopo la foto)

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Diverse anche le partecipazioni a serie televisive come Distretto di Polizia e Valeria medico legale, entrambe nel 2000. Mario Donatone era anche direttore artistico della Compagnia Teatrale Italia e di corsi di recitazione, oltre ad aver ricoperto diverse cariche in varie compagnie teatrali. Ha diretto alcuni teatri, tra cui il Romano di Ostia Antica e quello del Castello di Santa Severa e rappresentato circa 130 commedie di autori vari (oltre a quelle di cui egli stesso è autore) per circa 3mila spettacoli, in Italia e all’estero.

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