Silvio Berlusconi è ricoverato al San Raffaele. Dopo la rinuncia alla candidatura al Quirinale, il leader di Forza Italia sta vivendo giorni complessi. Fonti del Corriere della sera riferiscono che il Cavaliere si trova nel nosocomio milanese da domenica 23 gennaio per alcuni controlli medici di rito, necessari dopo le complicazioni del Covid e la gastroenterite dello scorso maggio. Il professor Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele, ha spiegato i motivi del ricovero.
Silvio Berlusconi “si trova da questa mattina all’ospedale San Raffaele e si sta sottoponendo ai controlli clinici periodici, programmati da tempo e inseriti in un protocollo standard – recita una nota -. Proprio per la contemporaneità tra la scadenza dei controlli e il delicato momento politico, il presidente Berlusconi ha deciso di recarsi oggi al San Raffaele solo dopo aver comunicato le sue intenzioni rispetto alla candidatura per la Presidenza della Repubblica”.
Ora è sempre il Corriere della sera ad aggiornare sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi. Resta ricoverato a causa di una infezione alle vie urinarie: non si sa ancora per quanto tempo il Cavaliere dovrà restare in ospedale, ma le sue condizioni non sarebbero preoccupanti. Chi gli sta vicino, infatti, dice: “Sta abbastanza bene”. Decisamente di tenore diverso è il suo umore, dopo la rinuncia alla candidatura al Quirinale.
Secondo quanto riferisce il Corriere della sera, il leader di Forza Italia sta ricevendo poche visite e solo delle persone a lui più vicine, familiari e amici di una vita. Ieri per due volte la figlia Marina è andata a fargli compagnia, di mattina e di pomeriggio, e come nei giorni precedenti si è presentato Fedele Confalonieri. Infine è stato il turno di Niccolò Ghedini. Sempre presente, pare, la compagna Marta Fascina.
Nel frattempo Berlusconi ha sentito Antonio Tajani e vorrebbe che il prossimo Presidente della Repubblica fosse espressione di Forza Italia. I nomi sono due: quello dello stesso Tajani, che sembra la sua prima scelta. E quello di Maria Elisabetta Casellati: “Noi abbiamo figure all’altezza di questo ruolo, autorevolissime”, ha voluto che si riferisse al vertice per suo conto. Il coordinatore nazionale del partito gli ha illustrato lo stato della situazione nei particolari dopo infiniti colloqui e incontri, nessuno finora neanche vagamente risolutivo, scrive il Corriere della sera.