La terra torna a tremare. Registrata un’altra forte scossa di terremoto di magnitudo 4.3 prossima alla costa pesarese. Il fenomeno sismico è avvenuto alle prime luci dell’alba, intorno alle 6.20, ma non sembra essere stata l’unica avvertita. Al momento non sono stati riferiti danne a cose o persone, ma la situazione desta non poche preoccupazioni.
Terremoto a Pesaro. Non solo una scossa sismica ma due. La prima di magnitudo 4.3 è stata registrata intorno alle 6,20, seguita da una seconda scossa a distanza di pochi minuti, di magnitudo 3.2 alle 6.23. Un evento che si è verificato anche il 9 novembre quando a una scossa di magnitudo 5.5 delle 7.07 ne è seguita un’altra di magnitudo 5,2 delle 7.08.
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Terremoto a Pesaro: la terra torna a tremare nella regione italiana
Da quanto riferiscono gli esperti, l’epicentro dell’ultima scossa è avvenuto a 9 km di profondità, a 21 km a Est di Fano e 28 k da Pesaro ed è stata avvertita anche ad Ancona. L’evento sismico ha interessato nello specifico la Costa Marchigiana, con coordinate geografiche (lat, lon) 43.9030, 13.2640, localizzato dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Roma. (L’Italia trema di nuovo, forte scossa 4.5: gente in strada e paura).
L’ennesimo episodio, dunque, che sottolinea una situazione da tenere costantemente sotto controllo alla luce di un vero e proprio sciame sismico registrato negli ultimi tempi nelle Marche. A differenza di quanto avvenuto solo poche settimane fa nella regione italiana, che ha provocato danni per diverse decine di milioni di euro e oltre un centinaio di sfollati tra le province di Ancona e Pesaro Urbino, questa volta non sembrano registrarsi danni a cose o persone.
[DATI #RIVISTI] #terremoto ML 4.3 ore 06:20 IT del 20-11-2022, Costa Marchigiana Pesarese (Pesaro Urbino) Prof=10Km #INGV_33431491 https://t.co/2V6dzb6WfJ
— INGVterremoti (@INGVterremoti) November 20, 2022
E a tal proposito, si segnalano ben oltre 2.300 verifiche da parte dei vigili del fuoco atti a monitorare costantemente la situazione, soprattutto per controllare la staticità e le condizioni degli edifici che, a fronte di eventi simili a quelli che si sono verificati di recente, potrebbero subire ulteriori e irreversibili danni da crollo. Infatti la regione era stata colpita da un evento sismico anche il 10 novembre scorso, con epicentro localizzato verso le coste di Ancona e a 36 km a Nord Ovest del capoluogo e a 27 km a Est di Fano, oltre allo sciame sismico già accennato del 9 novembre, al largo delle coste settentrionali delle Marche.