Catturi un uccello migratore e lo metti in una gabbia. Lo tieni in vita solo per usarlo come esca. Lui canta, arrivano i suoi simili, li impallini. È la pratica dei richiami vivi e se vi sembra atroce sappiate che il Senato ha appena detto che può continuare. Con 22 voti a favore e 18 contrari, le Commissioni Ambiente e Industria hanno approvato ieri il decreto legge del Governo che consente questa tecnica di caccia, ignorando le richieste dell’Europa e di centinaia di migliaia di cittadini che hanno firmato le petizioni lanciate dalla Lipu e da altre associazioni ambientaliste. All’inizio il governo sembrava aver ceduto, poi ha fatto marcia indietro, con l’appoggio a Palazzo Madama di Pd, Fi e Ncd. Hanno vinto ancora una volta le doppiette, che a quanto pare, oltre che nei boschi, sanno farsi sentire in Parlamento. “Vergogna Senato” grida la Lipu, che però promette: “Non è finita qui. Lavoreremo senza un attimo di sosta perché l’Europa punisca duramente l’arroganza italiana e questa barbariesparisca definitivamente dalla storia del nostro Paese”. Fino ad allora, però, quanti altri uccelli verranno uccisi mentre accorrono al richiamo dei loro fratelli prigionieri?
