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“È vergognoso”. Matteo Messina Denaro, è il momento delle polemiche sulle cure

  • Italia

Matteo Messina Denaro si trova in carcere dopo la cattura a Palermo mentre si curava in una clinica: è terminata la latitanza di Castelvetrano dopo 30 anni. Un lungo periodo in cui è sembrato un fantasma che ha avuto allo stesso modo la possibilità di agire e comandare. Ecco perché proseguono le indagini per capire come abbia fatto a muoversi, quali coperture abbia avuto. Un mistero lungo 30 anni che magistrati e investigatori stanno tentando di risolvere. E la sensazione è che si è solo all’inizio di una lunga e complessa indagine.

Dal carcere dell’Aquila dove è rinchiuso rimbalzano i primi retroscena sulla detenzione di Matteo Messina Denaro. A detta di coloro che si occupano della sua detenzione, il boss si comporterebbe “in modo anomalo rispetto a come si comportano di solito i detenuti al 41 bis”. Sorride quando incrocia lo sguardo del personale in carcere. Ha già organizzato la cella, non vuole la tv e come racconta l’agenzia Agi sarebbe stata allestita una stanza “a un metro di distanza” dalla sua cella dove sarà sottoposto alla chemioterapia.

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matteo messina denaro covo


Messina Denaro, critiche sui social per le cure in carcere

Infatti Matteo Messina Denaro è affetto da un tumore al colon e il suo stato di salute è al centro dell’attenzione dopo i primi controlli medici. Il professor Luciano Mutti, primario del reparto di oncologia a gestione universitaria dell’ospedale San Salvatore, lo ha già visitato almeno una volta: è sempre più remota l’ipotesi che possa effettuare le cure all’esterno per evidenti motivi di sicurezza. L’attenzione verso le sue condizioni di salute non vista di buon occhio da parte del popolo del web che sui social non gradisce certi comportamenti e lo ha fatto notare.

matteo messina denaro trasferito in carcere

Tra i commenti alle notizie pubblicate dalle varie testate ci sono quelli di tanti abruzzesi. “L’Abruzzo ha ricevuto un bel regalo… Per il boss le cure subito… E le persone che pagano le tasse, mesi e mesi devono attendere per visite e cure…Viva l’Italia”. “Che trattamento gli fanno! Il primario addirittura! Abruzzesi forti e gentili”, scrive un altro utente. In molti esprimono sconcerto perché, invece, “un onesto cittadino deve aspettare mesi per le visite”.

carcere dell'aquila
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C’è chi scende più nel dettaglio e commenta: “Chemio in tranquillità con un dottore che lo segue, non come i comuni mortali, tampone poi visita e trattamento in ospedale dalle 5 alle 7 ore, poi macchina e si torna a casa sfiniti”. “Dalle mie parti una Rsa costa 2000 euro… penso che conviene un carcere di massima sicurezza”, si legge ancora su Facebook dove c’è, infine, chi taglia corto: “Gli stanno dando troppa visibilità”.


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