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“Tra poco saremo messi male”. Covid, l’allarme varianti di Massimo Galli: “Ecco cosa sta succedendo nei miei reparti”

La pandemia da coronavirus non è ancora sconfitta. Nonostante la campagna di vaccinazione prosegua anche in Italia, le nuove varianti e i contagi continuano a preoccupare gli esperti. Le attività commerciali come palestre, piscine, bar e ristoranti sperano di riprendere al 100% il loro lavoro anche se al momento c’è ancora tanta incertezza.

Sarà sicuramente il prossimo governo ad assumere le decisioni più significative. Intanto, il professor Massimo Galli, primario di malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, sintetizza così la situazione legata alla diffusione della variante inglese del coronavirus in Italia lanciando un allarme: ” Presto avremo problemi più seri in Italia. Le avvisaglie ci sono se guardiamo al di là del nostro naso, dobbiamo vedere cosa succede negli altri paesi. Non ci siamo inventati noi le varianti, ci sono e sono più contagiose. E’ un dato di fatto, non possiamo fare una trattativa sindacale o politica con il virus” spiega a Mattino Cinque. Continua dopo la foto


“E’ inutile fare il discorso del disastro che sta provocando questo virus, siamo tutti d’accordo che vorremmo riaprire tutto. Ma io mi ritrovo il reparto invaso dalle nuove varianti, questo riguarda tutta Italia e mi induce a dire che presto avremo problemi più seri. Chi, compreso il sottoscritto, vi dice ‘bisogna chiudere di più’ può incorrere nel rischio di esagerare, ma il rischio di esagerare è inferiore alla probabilità di avere ragione”. Continua dopo la foto


“Il numero di casi superiore in Inghilterra, Francia e Spagna indica che le varianti si sono diffuse prima: dalla Gran Bretagna, la variante inglese ha varcato la Manica e sta scendendo”, prosegue. Negli ultimi 2 giorni hanno fatto discutere le dichiarazioni di Walter Ricciardi. Il consigliere scientifico del ministro della Salute ha invocato il lockdown per abbassare la curva dei contagi. Continua dopo la foto

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“Ricciardi -dice Galli- è uno di quelli che ha tenuto la barra dritta. Qualcuno dovrebbe vergognarsi di quello che ha combinato quest’estate. Non parlo solo di qualche collega ma anche di una parte dei media che ha fatto riferimento ad un virus morto e ad una malattia che non esisteva”.

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