Dramma in spiaggia, un uomo di 50 anni è morto a Bovalino in provincia di Reggio Calabria. Da capire cosa sia successo ma l’idea è che a stroncarlo sia stato un malore. Sempre più spesso, soprattutto durante il periodo estivo, si registra un aumento preoccupante di questo tipo di malori dopo un tuffo. Responsabile di questi incidenti è l’idrocuzione, che non a caso è stato definito il ‘killer dell’estate’. La sindrome da Idrocuzione si identifica in una sincope da immersione rapida in acqua, specialmente fredda.
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Caratterizzata da riflessi neurovegetativi che possono causare anche morte per arresto cardiorespiratorio o annegamento. Il meccanismo patogenetico dell’idrocuzione risulta una vasocostrizione, che a sua volta provoca riflessi a livello del tronco dell’encefalo, interessando sia i centri di regolazione cardiaca sia quelli respiratori (arresto cardiorespiratorio).

Bovalino, malore in spiaggia: muore 50enne ucraino
Se non sono coinvolti i centri bulbari in modo letale, l’arresto di circolazione e di ossigenazione cerebrale provoca comunque sincope con perdita di coscienza, con conseguente annegamento qualora il soggetto non possa essere subito soccorso. L’Idrocuzione può essere favorita da processi digestivi in corso. Forse è stata questa la causa della morte dell’uomo.

Ad accorgersene alcuni bagnanti che hanno immediatamente prestato soccorso, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul lungomare sono presenti polizia, carabinieri e 118. L’uomo, Vasil Khmelynskyy, secondo una prima ricostruzione avrebbe perso conoscenza, probabilmente a seguito di un malore mentre faceva il bagno.

Non è chiaro se sul suo corpo sarà eseguito l’autopsia o meno. Si tratta dell’ennesimo caso di decesso in arriva al mare in un’estate, ancora una volta, tragica sotto questo punto di vista. Nelle prossime ore dovrebbero essere rese maggiori informazioni su eventuali disposizioni sul corpo dell’uomo.