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“Lo chiede da quando è arrivata”. Alessia Pifferi, la richiesta dal carcere della madre di Diana

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La richiesta dal carcere di Alessia Pifferi

La richiesta dal carcere di Alessia Pifferi. La madre di Diana Pifferi, la piccola morta di stenti a 18 mesi perché lasciata sola a casa per una settimana, continua a chiedere del fidanzato, l’elettricista 58enne di Leffe, in provincia di Bergamo, con cui aveva passato la settimana in cui aveva lasciato la figlia da sola a casa. Poi ritrovata senza vita, morta di fame e di sete. Secondo quanto riporta il quotidiano Il Giorno, l’uomo non ha mai risposto alle telefonate dell’avvocato della donna.

Da quando la bambina è stata trovata senza vita, la notizia è diventata di dominio pubblico e Alessia Pifferi è stata arrestata, l’uomo ha fatto perdere le sua tracce. Evidentemente non vuol sapere niente della donna e non vuole avere niente a che vedere con questa triste storia. Potrebbe aver cambiato il numero di telefono e chiudere definitamente qualsiasi rapporto con la madre di Diana.

La richiesta dal carcere di Alessia Pifferi


La richiesta dal carcere di Alessia Pifferi: chiede del compagno

Come raccontato dai quotidiani locali, l’uomo, un elettricista residente a Leffe, in provincia di Bergamo, sapeva che in quella settimana la piccola Diana era stata lasciata dalla sorella di Alessia. È molto probabile, quindi, che appresa la notizia della scomparsa della bambina si sia reso conto di quanto fatto dalla compagna.

La richiesta dal carcere di Alessia Pifferi

La richiesta dal carcere di Alessia Pifferi – La donna, 37 anni, era consapevole del fatto che senza cibo e senza acqua la bambina avrebbe rischiato la vita ma è comunque partita per raggiungere il compagno a Leffe, in provincia di Bergamo e al suo ritorno, una settimana dopo, ha trovato la figlia senza vita nel lettino da campeggio in cui l’aveva lasciata. “Sapevo che poteva andare così”, ha detto la donna durante il primo interrogatorio. La figlia Diana Pifferi, 16 mesi, era in un lettino da campeggio e a fianco c’era il biberon ma anche una boccetta di benzodiazepine piena a metà.

La richiesta dal carcere di Alessia Pifferi – Il corpo è stato scoperto all’alba di mercoledì e la donna ha chiamato la vicina di casa per chiedere aiuto. Per la piccola Diana, purtroppo, non c’era più niente da fare. Gli inquirenti hanno appurato che la 37enne si sarebbe assentata per un periodo di tempo non ancora definito lasciando la piccola Diana da sola altre volte.

Lascia la figlia di 16 mesi da sola per sei giorni e va dal fidanzato. Diana muore nel suo lettino


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