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Giorgia Meloni, dopo soli due giorni è già scoppiato il caso a destra

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Governo Meloni, primi malumori nella destra. Il nuovo esecutivo si è appena formato e già, secondo quanto leggiamo sulla carta stampa nostrana, ci sarebbe chi storce il naso. Soprattutto negli ambienti della destra che è, o dovrebbe essere, l’area di riferimento del nuovo governo. I motivi? Beh, tanto per cominciare le scelte in continuità con il governo Draghi su energia e Covid di Roberto Cingolani, ieri ministro oggi advisor dell’esecutivo, e Orazio Schillaci.

Al governo guidato da Giorgia Meloni viene inoltre imputata la “ritrovata armonia con l’Europa di Ursula von Der Leyen ed Emmanuel Macron”, come sottolinea Repubblica. La Verità, quotidiano di riferimento del centro-destra, critica l’incarico dato all’ex ministro della Transizione Ecologica, oggi consulente del titolare all’Ambiente Pichetto Fratin, anche se a titolo gratuito: “Dicono che quello di Giorgia Meloni sia un esecutivo identitario. Ma al suo esordio, attraversa già una crisi di identità, al bivio tra permanenza e rottura”.

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Critiche da destra al nuovo esecutivo: “Continuità con Draghi”

Criticate anche le dichiarazioni del nuovo ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida: “Lavoreremo con discontinuità rispetto al governo precedente, ma ovviamente in piena collaborazione”. La Verità scrive ancora: “Ecco perché delude l’incarico conferito” a colui che viene definito “l’ex ministro dei flop” di “Mr Bce”.

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Polemiche anche per la scelta del nuovo ministro della Salute, Orazio Schillaci. Tutti coloro i quali si erano schierati contro vaccini e Green Pass si aspettavano infatti una figura diversa, magari di rottura rispetto a chi l’ha preceduto, ovvero Roberto Speranza e le sue politiche sanitarie. Il giornalista Mario Giordano su di lui scrive: “C’è una cosa che ci preoccupa un po’. Intanto è stato nominato proprio da Roberto Speranza nella commissione tecnica dell’Istituto superiore di Sanità che ha accompagnato tutte le fasi e le decisione sulla pandemia. E sappiamo che era favorevole al green pass che riteneva uno strumento indispensabile”.

Il giornalista Marcello Veneziani, altro punto di riferimento della destra italiana, teme una Meloni Ogm, ovvero “un’Opposizione Governativamente Modificata”. E aggiunge che “il nuovo frasario ministeriale deve ora passare dalle parole ai fatti ed evitare che le parole sostituiscano i fatti; o che le parole diano una patina di sovranismo identitario per poi fare politiche subalterne ai poteri sovrastanti”.

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