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“Non si può piangere per lui”. Maradona, le parole del giornalista a poche ore dalla scomparsa del ‘Pibe’

  • Italia

Diego Armando Maradona è stato trovato morto alle 11.30 di mercoledì 25 novembre nella sua casa del Barrio San Andres, tra Tigre e Escobar. I media argentini ricostruiscono le ultime ore del Pibe, che è deceduto nel sonno. L’ultima persona a vedere il Pibe vivo è stato il nipote, alle 23 di martedì 24 novembre. Nella serata di 2 giorni fa, in casa c’erano l’assistente del Pibe, un addetto alla sicurezza, un’infermiera e una cuoca.

Alle 11.30 di ieri mattina sono arrivati nell’abitazione anche lo psicologo e la psichiatra di Maradona. Hanno raggiunto la camera dell’ex calciatore, senza ricevere risposta. Il nipote e l’assistente, Maximiliano Pomargo e Johnny Esposito, hanno cercato di svegliarlo. Verificata l’assenza di segni vitali, hanno chiesto l’intervento dell’infermiera e della psichiatra che hanno eseguito manovre di rianimazione cardiopolmonare. Nel giro di pochi minuti sono arrivate diverse ambulanze ed è intervenuto anche un medico della zona. Continua dopo la foto


Sono state allertate anche le Dalma, Gianinna e Jana, le 3 figlie di Maradona che vivono in Argentina. La situazione è rapidamente precipitata e attorno a mezzogiorno, nel quartiere, sono state avvistate 6 ambulanze. I soccorritori hanno proseguito le manovre di rianimazione e hanno somministrato a Maradona dosi di atropina e adrenalina, senza però effetto. La morte di Diego Armando Maradona ha destato tanti commenti. Alcuni fuori dal coro. Continua dopo la foto


“Le sue ultime immagini – ha detto Mughini – sono raccapriccianti dal punto di vista umano, e lo dico con commozione. Era un essere sfatto dalle sue abitudini. E d’improvviso lo facciamo santo? Ma no, ma no. Era un grandissimo atleta, un figlio del secolo, drammatico e contraddittorio”. Ma Mughini non è stato l’unico a usare parole di dubbio gusto sul Pibe de Oro scomparso ieri. Continua dopo la foto


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Nell’ultima puntata del programma radiofonico ‘La zanzara’ (Radio 24) Cruciani ha attribuito la frase “Non si può piangere un cocainomane” sul calciatore scomparso al ‘collega’ Parenzo, che ha negato però di averla detta, facendo scoppiare un piccolo giallo. Nel programma Cruciani afferma all’indirizzo di Parenzo: “Tu mi hai detto prima, molto chiaramente, fuori della trasmissione, ‘perché emozionarsi così tanto con la morte di una singola persona, muoiono seicento, settecento, ottocento persone al giorno, le persone si stracciano le vesti perché muoiono settecento, ottocento persone e adesso c’è il lutto nazionale. Sai che in Argentina hanno fatto tre giorni di lutto nazionale – me lo hai detto tu – era un cocainomane – me lo hai detto tu – non si può piangere un cocainomane”.

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