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“Non dormire, supereremo anche questa”. Alex Zanardi, la moglie Daniela lo ha salvato parlandogli

  • Italia

Alex Zanardi, il tempo si è fermato per 15 lunghi giorni, di attese, di notizie che potessero scongiurare il peggio. Quel 19 giugno a Pienza e la staffetta solidale tricolore; una data e un evento che rimarranno incisi nella vita del campione paralimpico e della sua famiglia che continua a stargli accanto. E ancora tante le risposte che si attendono con l’indagine condotta dai carabinieri della compagnia di Montepulciano, coordinati dal pm Serena Menicucci. Ma Zanardi è vivo grazie all’amore della moglie Daniela. Lo racconta il medico legale.

Daniela Manni, la moglie del campione, non lo lascia mai solo. Insieme al figlio Niccolò, Alex Zanardi, ricoverato ormai da sedici giorni al policlinico in terapia intensiva, continua a lottare tra la vita e la morte. E l’amore persevera nel fare da ‘cura’ al drammatico incidente. Lo racconta il medico Luigi Mastroianni, presente sulla statale tra Pienza e San Quirico d’Orcia, il primo a soccorrere il campione. (Continua a leggere dopo la foto).


Lo racconta a Repubblica il dottore Mastroianni: “Ho compreso subito che era una situazione gravissima. Ho fatto allontanare tutti dal ferito, dicendo solo alla moglie di continuare a parlargli per mantenere un minimo stato di coscienza. È stata bravissima. Gli dava forza, accarezzandolo con le parole. Gli diceva comunque forza, non ci lasciare, supereremo anche questa. Forza Alex”. Daniela Manni con il suo amore continua a tenere in vita il marito. (Continua a leggere dopo la foto).

Le dichiarazioni del medico continuano a emozionare tutti e fare comprendere, ancora una volta, che l’amore può vincere su tutto, comunque vada: “È stato molto importante perché la funzione uditiva rappresenta uno stimolo al cervello per non spegnersi. Mi vengono i brividi quando ci penso”. Ma il pensiero del medico va ancora a quel tragico giorno: “Ci stavamo recando, con la mia compagna, in una struttura ricettiva della zona per un fine settimana di vacanza. Si è verificato un incolonnamento. Ho compreso che doveva essere accaduto qualcosa. Poi hanno cominciato a chiedere ‘C’è un medico? C’è un medico?’”. (Continua a leggere dopo le foto).

“Sono corso sul posto. In quel momento non lo avevo proprio riconosciuto. Mi sono preoccupato solo di evitare che qualcuno lo spostasse. Aveva una ferita molto brutta, un grave trauma maxillo facciale. Non si doveva toccare per evitare danni maggiori. Gli amici disperati. L’autista del camion lo stesso”. A chiusura dell’intervista, il dottore afferma: “Mi chiede, qualora si riprenda come tutti sperano, se andrò a trovarlo? Non credo che la moglie si ricordi di me. Tuttavia se Zanardi ce la farà lo incontrerei molto volentieri, ma non per ciò che ho fatto. Per carità! Non ho fatto niente. Quanto perché è una persona eccezionale. Un esempio”.

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