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“Ottomila euro”. Marco Carta ci ricasca, la folle richiesta del cantante

  • Gossip

Marco Carta, ancora lui. Dopo l’arresto e la fuga a Mykonos, ecco particolare nuovi sulla sua partecipazione al Gay Pride. Contro Marco Carta, nei giorni scorsi, si erata scaglia l’organizzazione del Gay Pride di Modena per bocca di Matteo Giorgi curatore dell’evento. Giorgi che, a quanto si apprende, avrebbe invitato il cantante sardo ad esibirsi sul palco del Gay Pride, invito cestinato e rispedito al mittente. Il motivo di tale rifiuto sarebbe da attribuirsi ad una cifra troppo alta di denaro che il cantante avrebbe richiesto come cachet, cifra che – come mi ha confermato Giorgi – in 10 anni di organizzazione di Gay Pride nessun altro ospite aveva mai preteso.

“Leggo molti che dicono che bisognerebbe empatizzare con l’affaire Marco Carta, senza sfottò, prese per il culo, ecc. ecc.: il ragazzo ha chiaramente un problema. Vorrei davvero cercare di comprendere meglio ma poi ho guardato la sua intervista con quel tono strafottente, rievocato i racconti che si fanno nell’ambiente su certe sue seratine abbastanza “movimentate” e davvero mi è passata la voglia”. Continua dopo la foto


Quindi continuava: “Ah, se poi avesse accettato l’invito al Modena Gay Pride, anziché farci sfanculare dal suo management in maniera inconcepibilmente sgarbata, magari anziché trovarsi in quella situazione sarebbe stato in una piazza in una multitudine di colori”. Se Carta non ha accettato l’invito al Gay Pride Benji e Fede sì sono stati loro gli ospiti del Modena Pride (i due cantanti sono infatti nati a Modena), che hanno così replicato l’esperienza dello scorso anno che li ha visti esporsi in prima persona sul palco del Gay Pride di Milano. Continua dopo la foto


Per la precisione, dunque, Marco Carta avrebbe chiesto ottomila euro. Nello specifico, stando a quanto pubblicato da Dagospia, Selvaggia Lucarelli avrebbe svelato la cifra richiesta dallo staff di Carta per assicurare la sua presenza al Gay Pride di Modena. La richiesta esorbitante sarebbe dunque stata educatamente rifiutata dagli stessi organizzatori, mentre per Marco è poi sfumata questa apparizione in pubblico. Continua dopo la foto


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In tanto, nella storia, si fa largo la figura di Fabiana Muscas l’infermiera cagliaritana che era con lui che potrebbe salvarlo, prendendo per sé ogni colpa, o inguaiarlo, accreditando la versione dell’addetto alla vigilanza, che li ha seguiti alla Rinascente e ha affermato che è stato Carta a misurare le magliette e a staccare i dispositivi antitaccheggio.

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