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“Eravamo in videochiamata…”. Silvia e Giulia Provvedi, le cause della morte del papà

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giulia silvia provvedi morte papà

Giulia e Silvia Provvedi e la morte del papà. Qualche giorno fa, lo scorso 14 settembre, le componenti del duo musicale “Le Donatella” hanno annunciato di aver subito un gravissimo lutto. Il loro adorato padre è deceduto improvvisamente. Lo hanno fatto sapere con un messaggio sui social dove campeggiava un cuore rosso: “Sei stato il nostro esempio e ti promettiamo che saremo forti come ci hai insegnato tu. Papà Ti ameremo per sempre”.

In tanti ovviamente hanno espresso il loro cordoglio e inviato messaggi di conforto per la dolorosa perdita. Prima di oggi, però, non si conosceva la causa della morte dell’uomo. Sul suo conto in rete ci sono pochissime informazioni: nel 2020 le due gemelle mostravano a tutti il loro forte legame con il papà pubblicando una foto insieme in occasione di un suo compleanno. Ora Giulia e Silvia hanno spiegato cosa è successo.

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Il messaggio di Giulia e Silvia Provvedi sulla morte del padre

Giulia e Silvia Provvedi hanno spiegato che il loro papà ha avuto un malore proprio mentre era con loro in videochiamata. In una story su Instagram scrivono: “Noi, Giulia e Silvia, vogliamo ringraziare, anche a nome di nostra madre e nostro fratello, tutte le persone che ci sono state vicine in un momento per noi così doloroso”.

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“Oggi abbiamo salutato per l’ultima volta il nostro amatissimo padre – scrivono ancora Giulia e Silvia Provvedi – Non ci sono parole per descrivere la sofferenza per questa perdita improvvisa. Nostro padre era ammalato di cancro ma stava rispondendo bene alle cure e non è morto per quello. È morto di un infarto mentre era in videochiamata con noi e nostra mamma”.

Infine le due gemelle fanno un ringraziamento: “Un particolare ringraziamento vogliamo farlo a tutti i medici dell’istituto oncologico IEO che l’hanno curato con professionalità, dedizione, carica umana, sensibilità ed empatia”. Poi però sottolineano: “Purtroppo gli stessi ringraziamenti non possiamo farli nei riguardi del personale del 118. Senza entrare nei dettagli, ha trattato male noi e nostro padre, come fosse un ‘numero’, un’incombenza di cui liberarsi velocemente. Siate sensibili e pensate sempre che potrebbe succedere a qualcuno di voi”.

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