Asia Argento salvata da Maria Amelia Monti. Sembra il prologo di un film, invece è tutto vero. Come abbiamo già raccontato, la donna di 46 anni, è oramai pulita da 1 anno: no droghe e no alcol. Ora però racconta qualcosa che nessuno aveva mai sentito prima. “Negli ultimi 5 anni, dal 2017, mi è capitato di tutto e tutto ho messo in piazza, anche solo per campare. Mi ero convinta di essere sfortunata, di avere il malocchio. Ho pure consultato una maga”.
“E invece il minimo comune denominatore tra tutto quello che succedeva ero io. Ero io che non cambiavo, come poteva farlo il resto?”. Poi Asia ha parlato della madre morta: “Quando ha avuto l’ischemia, sono ricaduta in una depressione di cui avevo sofferto in altri momenti della mia vita. Non riuscivo ad alzarmi dal letto, uscivo di casa solo per portarle vestiti. Quando è andata via, ho iniziato a star peggio. Bevevo molto. Fin da piccola, ho riempito i vuoti con le dipendenze, è nella mia natura. Lì per lì, alcol e droghe spengono il rumore che hai in testa”.
Asia Argento salvata da Maria Amelia Monti: “Ho smesso di bere grazie a lei”
Asia Argento salvata da Maria Amelia Monti. La donna racconta: “Ho sviluppato presto un istinto di sopravvivenza, nato quando mia madre mi picchiava, e ho capito che avrei dovuto proteggermi da sola, come un animaletto perso nella città, perché venivo cacciata e buttata in mezzo a una strada a 9 anni”. Poi però è cambiato tutto: “Avevo già smesso in passato, per due anni e mezzo, con gli Alcolisti Anonimi”.
“Poi ho incontrato Anthony (Bourdain, lo chef a cui era legata, morto suicida nel 2018, ndr). Beveva e per me è stato un alibi facile per ricominciare. Questa volta è stato diverso. Ho sentito di aver toccato il fondo”. Asia Argento salvata da Maria Amelia Monti: “Ho accettato l’invito di Maria Amelia Monti, mia vicina di casa, a fare meditazione buddhista con lei. E ho ricominciato a sorridere”.
Asia Argento salvata da Maria Amelia Monti: “Ho studiato questa forma di buddhismo in cui ciascuno deve porsi obiettivi, elaborare un ordine da offrire alla propria vita. Poco dopo, ho incontrato un amico che mi ha portato con lui agli Alcolisti Anonimi. Ci si salva da soli, ma bisogna essere in grado di vedere le mani che ti vengono tese. Io le ho viste, e il desiderio di bere si è spento”. Auguri, allora!