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“Ecco quando avrete il reddito di cittadinanza”. Mese e giorno: l’annuncio di Di Maio. La data precisa: parla il ministro

  • Economia

Per il vicepremier Luigi Di Maio non c’è dubbio: “Il reddito di cittadinanza arriverà a marzo”. In un’intervista rilasciata al Mattino, Di Maio, assicura che “i 780 euro nelle tasche degli aventi diritto arriveranno a marzo prossimo, potrà essere il giorno 15 o 30, sicuramente non il primo aprile visto che l’ironia si sprecherebbe. I soldi verranno accreditati su una normale card e chi non ha una tessera elettronica non verrà discriminato”. Il vicepresidente del Consiglio ribadisce che il reddito di cittadinanza, così come la quota 100 e altre misure cardini della manovra, non verranno toccate, qualsiasi cosa accada nel confronto/scontro con l’Unione europea.

“Siamo pronti al dialogo con l’Ue – ha detto Di Maio – disponibili a tagliare gli sprechi, dismettere immobili ma non i tesori dello Stato, applicare clausole per lo sforamento del 2,4%, ma il reddito di cittadinanza, la quota 100 per le pensioni, il fondo per i truffati delle banche, i soldi per le start up innovative, soprattutto del Mezzogiorno, non si toccano”. E non c’è alcun rischio, secondo Di Maio, per i fondi di coesione destinati, in larga parte, al Sud Italia: “La prossima programmazione dei finanziamenti per il Mezzogiorno, che verrà attivata tra due anni, scatterà su proposta franco-tedesca, ma per approvarla occorre l’unanimità. (Continua dopo la foto)



Se l’Italia dovesse essere penalizzata porremo il veto”. Ma a chi spetta questa “pensione”? L’assegno previsto copre fino a 780 euro mensili, in presenza di specifici requisiti. Coloro che hanno un reddito pari a zero hanno diritto all’importo per intero, mentre per gli altri rappresenterà un’integrazione al reddito per raggiungere i 780 euro. La quota del reddito di cittadinanza cambia a seconda del numero di componenti del nucleo familiare. Ad esempio in una famiglia con i genitori disoccupati e figli a carico il sussidio sale fino a 1.630 euro, per una famiglia con due genitori e un solo figlio la quota è di 1.014 euro. (Continua dopo la foto)

Chi ha una casa di proprietà non ha diritto all’intera quota ma a questa viene detratta una quota definita “affitto imputato”, che ammonta a 380 euro. I requisiti per accedere alla misura economica sono stringenti, e anche quelli per mantenerla nel tempo. Se si è in possesso dei requisiti, si può fare domanda ai centri per l’impiego. Questi uffici gestiranno le richieste e monitoreranno la persistenza delle condizioni necessarie. Per evitare che il reddito di cittadinanza si trasformi in un incentivo alla inoccupazione o al lavoro nero, i disoccupati dovranno iscriversi ai centri per l’impiego, frequentare corsi di qualificazione professionale e non potranno rifiutare tre offerte di lavoro consecutive. (Continua dopo la foto)

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Non solo, però. Perché una volta ottenuto il reddito di cittadinanza, sarà necessario rispettare alcune regole per mantenere il diritto a percepirlo, proprio per evitare che le persone decidano furbescamente di non lavorare o lavorare in nero al fine di percepire questa elargizione economica. Il reddito di cittadinanza sarà erogato per massimo 3 anni a persona.

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