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“L’Italia è un problema”, l’avvertimento del Wsj. E il governo rispolvera i ‘poteri forti’

Mettere le mani avanti. Nelle stanze dell’esecutivo sembra questa la strategia del momento. Un momento non facile, come evidente sul piano politico ed economico. Soprattutto economico. Il primo, una decina di giorni fa, era stato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giancarlo Giorgetti, a palesare la mossa, quasi a giustificarsi per futuri probabili fallimenti nell’azione di governo: “L’attacco io me lo aspetto, i mercati sono popolati da affamati fondi speculativi che scelgono le loro prede e agiscono”. Come Luigi Di Maio, che si era subito detto pronto a reagire nel caso in cui la tanto temuta tempesta sui mercati dovesse arrivare: “Se qualcuno vuole usare i mercati contro il governo, sappia che non siamo ricattabili. A Palazzo Chigi non c’è Berlusconi che rinunciò per le sue aziende”. Il complotto, i poteri forti. Sempre quelli. Un mood che si va consolidando tra i big della maggioranza, tant’è che anche Matteo Salvini cede al grande classico (per tradizione più grillino che leghista) come scusa. Preventiva, nella fattispecie. (continua dopo la foto) 


Il leader leghista li nomina: “Poteri forti”. “Cercheranno di stroncarci, ma non arretreremo di un millimetro”. Quasi ad aprire un fronte polemico preventivo, anche — forse — per reazione ad un articolo del Wall Street Journal secondo il quale la fine della lunga maratona per salvare la Grecia segnerà “la chiusura della crisi dell’Eurozona”, se non fosse però “per l’Italia e il fastidioso timore che l’euro non sia dopo tutto così stabile”. Un “pericolo”, quello italiano –  continua il quotidiano economico Usa – rappresentato dalle “scosse di mercato rivissute la scorsa settimana sul debito italiano e i nuovi attacchi contro l’establishment europeo da parte dei politici a Roma”, che potrebbero portare a una “destabilizzante fuga dei capitali”. Il giornale spiega che il banco di prova decisivo sarà in autunno, quando “il governo populista italiano dovrà presentare la legge di bilancio e spiegare come coprirà le sue costose promesse agli elettori”. (continua dopo le foto)
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Salvini prova a rispondere, a modo suo. “Questo governo — dice il vicepremier — è partito da due mesi e mezzo, facendo cose giuste e l’apprezzamento degli italiani è ai massimi storici. Noi — assicura — siamo contenti, ma c’è qualcuno che è meno contento, perché se con questo governo l’Italia dimostra di non dipendere dai soliti poteri forti, dai banchieri, dai finanzieri, quelli sono terrorizzati perché allora potrebbero farlo anche altri paesi”. Ecco perché, denuncia Salvini “cercheranno in ogni maniera di stroncare l’esperimento italiano con il debito pubblico, lo spread, il declassamento delle agenzie di rating, i richiami e le penalità”. E aizza le masse, altra sua ‘arma’ tipica: “Noi non arretriamo di un millimetro, ma quando inizieranno a bastonare ci sarà bisogno di voi, della vostra reazione”.

Crollo del ponte, uno sconcertante documento emerge dal passato. Leggere oggi quelle parole fa venire i brividi

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