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Bar, ristoranti, negozi e luoghi di svago, cambia tutto: le regole previste nella fase 2

Oramai alla fase ci stiamo ufficialmente pensando, finalmente. Dopo oltre un mese di quarantena e isolamento forzato (anche se la malattia ha solo 15gg di incubazione), siamo giunti finalmente a uno spiraglio di luce, soprattutto per chi possiede un’attività. Naturalmente da oggi in poi si dovranno rispettare delle norme igienico-socio-sanitarie, sia per i lavoratori che per i clienti. Nella conferenza stampa del 10 aprile, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che alcune attività potranno riprendere già dal 14 aprile 2020, mentre per le altre se ne parlerà solamente dal 4 maggio, quella che probabilmente sarà inizio della fase due. Tuttavia, come spiegato da Giuseppe Conte, per la ripartenza bisognerà dotarsi di una “nuova organizzazione del lavoro”.

Ecco perché, ad esempio, il premier ha consigliato a tutti i negozi che presto otterranno l’autorizzazione a ripartire, di cominciare a portarsi avanti con i lavori di sanificazione dei luoghi di lavoro. D’altronde, questa sarà una regola molto importante da seguire una volta che si potrà riaprire l’attività, così come tante altre che saranno introdotte per la fase due (ma per i negozi che riaprono il 14 di aprile saranno già in vigore). Regole che cambieranno, per tutta la durata della fase due, il nostro modo di lavorare, visto che dovremmo prestare particolare attenzione a determinati comportamenti utili per limitare la diffusione del contagio. Perché dovremo “imparare a convivere con la COVID-19”. (Continua a leggere dopo la foto)


La pulizia sarà la parola d’ordine della fase due, così come pure il rispetto delle distanze e le entrate contingentate nei luoghi di lavoro. Per quanto riguarda la distanza non è ancora chiaro quale sarà quella effettiva: inizialmente si parlava di 1 metro, ma sembra che il comitato scientifico pretenda una distanza maggiore – di 1,80 metri – così da essere sicuri che il coronavirus non si diffonda. Ma vediamo nel dettaglio quali sono queste regole – anticipate da Il Corriere della Sera – che varranno per tutte le attività lavorative, studi professionali compresi. Garanzia di pulizia e igiene ambientale con frequenza almeno due volte giorno ed in funzione dell’orario di apertura. Garanzia di adeguata aereazione naturale e ricambio d’aria. Ampia disponibilità e accessibilità a sistemi per la disinfezione delle mani. In particolare, detti sistemi devono essere disponibili accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. (Continua a leggere dopo la foto)

Le mascherine dovranno essere sempre utilizzate nei luoghi o ambienti chiusi e comunque in tutte le possibili fasi lavorative laddove non sia possibile garantire il distanziamento interpersonale. Uso dei guanti “usa e getta” nelle attività di acquisto, particolarmente per l’acquisto di alimenti e bevande. Accessi regolamentati e scaglionati secondo le seguenti modalità: a) attraverso ampliamenti delle fasce orarie; b) per locali fino a quaranta metri quadrati può accedere una persona alla volta, oltre a un massimo di due operatori; c) per locali di dimensioni superiori a quelle di cui alla lettera b, l’accesso è regolamentato in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita. Poi ci sono le informazioni per garantire il distanziamento dei clienti in attesa di entrata. Il decreto del governo aggiorna anche le regole igienico-sanitarie: a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani. (Continua a leggere dopo la foto)

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B) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute; c) evitare abbracci e strette di mano; d) mantenere, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro; e) praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie); f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva; g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani; h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce; i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico; l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol. Chiaramente tra le ultime attività a venire aperte saranno parrucchieri e centri estetici, ma questo lo abbiamo detto più. E più volte.

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