“Papa Ratzinger era molto meglio di quasi tutti i capi del mondo islamico e migliore di tutti i capi religiosi e politici del mondo”. Sono le parole rilasciate all’agenzia Adnkronos da parte di Ali Agca, l’attentatore di Papa Giovanni Paolo II. L’ex Lupo grigio commenta la scomparsa a 95 anni del Papa emerito Benedetto XVI: “Basta vedere i genocidi del mondo islamico dal Clero iraniano, la famiglia reale saudita che ha sciolto nell’acido giornalista Jamal Khashoggi – dice – Dai capi corrotti del Qatar ai capi mafiosi del Dubai e tutti gli altri capi del mondo islamico che hanno ucciso la vera religione. Paragonato a tutti gli altri capi religiosi e politici del mondo, Joseph Ratzinger si assolve”.
Ali Agca riavvolge il nastro della storia e parla di alcuni eventi. A partire dalla sparizione della giovane Emanuela Orlandi, la cittadina vaticana di 15 anni, sparita il 22 giugno 1983, mentre la ragazza rientrava a casa dopo le lezioni di musica. “Papa Ratzinger non ha avuto nessuna responsabilità nel mistero Emanuela Orlandi. Tuttavia, Papa Ratzinger poteva liberare Emanuela Orlandi, se avesse deciso di farlo durante nel suo pontificato”, spiega Ali Agca, graziato nel 2000 da Carlo Azeglio Ciampida condannato all’ergastolo.
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Benedetto XVI, le rivelazioni di Ali Agca su Terzo Segreto di Fatima
Le citazioni di Ali Agca proseguono e parla delle dimissioni di Benedetto XVI: “Papa Ratzinger fu costretto alle dimissioni probabilmente per motivi di salute – prosegue l’ex Lupo grigio -. Perciò ha scelto intenzionalmente l’11 febbraio del 2013, il giorno della Madonna di Lourdes, per proclamare le sue dimissioni nell’intento di mandare un messaggio al Cielo”. Quindi l’attentatore di Giovanni Poalo II “affida il defunto Joseph Ratzinger alla misericordia di Dio Eterno Onnipotente”.
Durante l’intervista arriva la rivelazione sul Terzo Segreto di Fatima “Il 26 giugno del 2000, il Cardinale Ratzinger ha interpretato il Terzo Segreto di Fatima in modo errato soltanto per difendere, giustificare ad ogni costo gli errori inevitabili storici del Vaticano, come ogni potere umano – dice all’Adnkronos -. Eppure, il 12 marzo del 2000, Papa Giovanni Paolo II aveva chiesto, in piazza San Pietro, il perdono a Dio davanti a un milione di persone per gli errori storici del Vaticano”.
L’attentatore di Papa Giovanni Paolo II conclude: “Papa Joseph Ratzinger fu il primo Papa ad essere contestato e oltraggiato in tempi moderni da un gruppo di cattolici, il 27 maggio 2012, per aver respinto di recitare una preghiera per Emanuela Orlandi. Dunque Papa Ratzinger ha un debito morale verso la famiglia Orlandi”.