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Noa, concerto cancellato: “Perché contro la guerra”

Salta concerto milanese di Noa per le parole contro Netanyahu. “L’inizio di un ostracismo in Italia che segue quello che Noa subisce da diversi anni in Israele“: con queste parole Pompeo Benincasa, storico agente di Noa per l’Europa dal 1992, lamenta la cancellazione, da parte dell’associazione Adei-Wizo-Donne Ebree d’Italia, del concerto previsto per il 27 ottobre 2014 al Teatro Manzoni di Milano. Benincasa denuncia il boicottaggio a Noa, dovuto alle sue posizioni espresse: “Ho incontrato Abu Mazen a Ramallah. Credo che il leader palestinese voglia veramente la pace con Israele, ma purtroppo non posso dire lo stesso del mio premier”. Le dichiarazioni della cantante non sono piaciute all’associazione Adei-Wizo-Donne Ebree d’Italia, sede di Milano, promotrice del concerto, che ha comunicato all’agente dell’artista di vedersi “costretta ad annullare la serata prevista il 27 ottobre p.v. a Milano”, a seguito “delle dichiarazioni rilasciate da Noa alla stampa riguardanti il difficilissimo momento di guerra nel Medio Oriente”. “Ci sono soltanto due parti in questo conflitto, ma non sono Israeliani e Palestinesi, Ebrei ed Arabi. Sono i moderati e gli estremisti. Io appartengo ai moderati, ovunque essi siano. Loro sono la mia fazione. E questa fazione ha bisogno di unirsi!”: lo scrive Noa in una lunga “lettera aperta al vento” pubblicata sul suo blog. 

 



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