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“Idioti…”. Imbarazzo a Non è l’Arena: l’ospite contro Massimo Giletti, che resta senza parole

A Non è l’arena su La7 Massimo Giletti ospita il filosofo Massimo Cacciari. Si parla di guerra, del conflitto in Ucraina”Putin ha sottovalutato la reazione, le sanzioni sono pesanti: non so quanto la Russia potrà andare avanti, di fronte anche ad una resistenza che non si aspettava”, sottolinea Cacciari, che intravede uno spiraglio di ottimismo. “Credo ci siano i margini per costringere ad una trattativa seria per un cessate il fuoco, imperativo categorico, e per risolvere le questioni secolari di contenzioso tra Ucraina e Russia. Secolari, si deve partire almeno da Caterina la Grande per capire questa tragica storia tra ucraini e russi”.

Cacciari prosegue: “Oggi l’Europa dovrebbe avere finalmente le capacità per costringere le parti, la Russia aggressore in particolare, per risolvere le questioni. Innanzitutto, il ruolo dell’Ucraina sul piano internazionale. Non si può discutere della annessione russa dell’Ucraina, ma al tempo stesso non può essere vista come una minaccia alla Russia. Il mio problema è fermare la guerra, non possiamo semplicemente dire agli ucraini andate avanti, combattete, morite e poi vediamo come va a finire la partita”.

non è l'arena massio giletti risposta massimo cacciari


Poi il discorso scivola sulla discussa “lista di proscrizione” di Gianni Riotta che su Repubblica, qualche giorno fa, ha stilato elencando i nomi di politici e intellettuali italiani presunti “fiancheggiatori” di Vladimir Putin. La domanda di Massimo Giletti è a bruciapelo e il padrone di casa chiede conto a Massimo Cacciari di questa “lista”. “Io putiniano? Non rispondo a queste stupidaggini, con gli idioti non discuto”, taglia corto Massimo Cacciari.

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Il filosofo spiega la sua posizione: “Se vogliamo parlare seriamente, parliamo seriamente. Con questo idiota non discuto. L’altra faccia della medaglia è la censura su Dostoevskij”, sottolinea riferendosi alla censura dell’Università Bicocca di Milano che aveva annullato (poi ripensandoci) il ciclo di lezioni di Paolo Nori sul grande scrittore russo, per paura di polemiche. “Credo ci siano i margini per arrivare ad un tavolo di trattativa serio per un cessate il fuoco, creare i corridoi umanitari e risolvere le questioni secolari di contenzioso tra Ucraina e Russia”, aggiunge Cacciari.

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non è l'arena massimo cacciari

“È chiaro, non è ammissibile l’annessione dell’Ucraina all’impero russo. Ma bisogna trovare il modo affinché l’Ucraina non sia avvertita come una minaccia” per la Russia è l’argomentazione di Massimo Cacciari che conclude: “È giusto dire con chiarezza da che parte si sta, ma questo non significa portare il cervello all’ammasso. Il conflitto lì c’è da almeno 12 anni e l’Europa cosa ha fatto? Non poteva muoversi un po’ prima, valutare con più realismo le posizioni russe ed evitare che la situazione precipitasse in questo modo? Oggi bisogna far cessare il fuoco e per riuscirci bisogna trattare con la Russia e con Putin”.

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