Vent’anni fa c’era Jack Frusciante. Tradotto in 24 Paesi. Un milione di copie vendute in Italia. Enrico Brizzi, l’autore, era giovanissimo – fra l’ultimo anno di liceo classico e il primo di università, per capirsi – e quel successo gli piombò addosso tutto insieme. Velocemente, senza neanche il tempo di rendersene conto. La popolarità, la tv, il film e la proposta di fare il sequel. Lui ci pensa un po’ su e poi cambia rotta: va ai rave party, gira con la testa rasata, va a letto quando è giorno e gira allo stadio con gli ultras. Il risultato di quel periodo è un libro tutto diverso, Bastogne, pieno di droga e pregiudizi sulle ragazze. Poi Brizzi mette su famiglia, cambia. E ritorna a parlare d’amore, come ai tempi di Jack Frusciante. Il nuovo romanzo uscirà per Mondadori nel 2015, racconta i sentimenti tra quarantenni «È una storia di cosa significa innamorarsi per una persona quando non sei liceale o universitario, e magari hai dei figli minorenni che ti aspettano a casa. Il romanzo generazionale definitivo sui quarantenni» ha spiegato l’autore. Nel frattempo, a settembre 2014, al Locomotive di Bologna, ci sarà una festa per Jack Frusciante. Poi Brizzi ripartirà a piedi per tagliare l’Italia, dall’Argentario a Rimini, mentre qui si attende trepidanti di leggere le sue storie. 20