È un gigante della televisione italiana, nel vero senso della parola visti i suoi 182 centimetri e i 98 chilogrammi (ma il dato varia molto a seconda dei periodi). È un conduttore televisivo di quiz, varietà, talent show; è un attore; è un disc jockey; è un ex parlamentare italiano. È lo zio della tv, amato da tutte le generazioni di spettatori a partire dal 1983, anno in cui, lui che da tempo faceva il dj, ha esordito su Italia 1 con Deejay Television, l’antesignana di Mtv. Del resto stiamo parlando di un pioniere nel suo campo: l’uomo dei record (ha all’attivo la bellezza di 88 programmi solo in tv), il conduttore associato ai programmi preserali e in prima serata con gli indici d’ascolto più alti. È la punta di diamante dell’azienda di Cologno Monzese: tra lui e la Mediaset c’è una lunga storia d’amore e di riconoscenza reciproca. È l’uomo che Mike Bongiorno ha designato come erede. È Gerry Scotti, lo zio Gerry di grandi e piccini: un volto che è una certezza, una voce che in qualche modo riesce a far sentire tutti a casa. Nato a Miraldo Terme il 7 agosto 1956, Virginio la sua vita l’ha spinta davvero al massimo. (Continua dopo la foto) {loadposition intext}
Virginio, infatti, venne eletto deputato con più di 9 286 preferenze alle elezioni politiche del 1987. Non ama molto ricordare l’esperienza conclusasi nel 1992, che lo ha fortemente deluso. Gerry Scotti è padre di Edoardo, il figlio avuto con Patrizia Grosso, che è stata sua moglie per diciotto anni (1991-2009). Geloso della sua privacy, da anni è ormai legato a Gabriella, l’attuale compagna di vita. Non tutti ricordano che il conduttore, grande tifoso del Milan e sciatore provetto, nel 2009, tramite il Corriere della Sera, ha sostenuto l’apertura della Chiesa cattolica nei confronti dei divorziati auspicata dal cardinale Carlo Maria Martini. Nel 2010 ha dichiarato di volersi ritirare dal mondo televisivo intorno ai 60 anni di età; poco prima di compierli, però, ha deciso di continuare a fare televisione.
Gerry Scotti sbotta in diretta contro Striscia la notizia: ‘’Adesso basta… ‘’