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“Adesso basta, qui è casa mia!”. Non è l’arena, Massimo Giletti furioso contro la sua ospite: “Ma che diavolo dice?”. Caos in studio

È una furia Massimo Giletti che zittisce la sua ospite Gabriella Giammanco, senatrice di Forza Italia, in studio a Non è l’arena su La7. Come spesso accade nel programma, si parla di vaccini, furbetti e sindaci che scavalcano i loro concittadini anziani. La Giammanco sottolinea la necessità di non generalizzare. “Anche durante il primo lockdown, i sindaci sono stati avamposto dello Stato sul territorio, distribuivano le mascherine porta a porta, lavoravano 7 giorni su 7 dalla mattina alla sera”.

La politica ha detto: “I sindaci over 70 andavano vaccinati, riconosciamoglielo questo valore”. Giletti ascolta in silenzio poi protesta. “Scusi, ho fatto io l’elenco? Chi diavolo l’ha fatto? Voi? Il Parlamento? Il Cts?”. La Giammanco non molla e si appella al sottosegretario Pierpaolo Sileri: “Vacciniamoli questi sindaci, invece di metterli alla gogna in queste trasmissioni”. Giletti esplode: “Nella mia trasmissione faccio quello che desidero”. (Continua a leggere dopo la foto)


E ancora: “Lei viene qui e contesta anche la trasmissione perché siamo ancora in democrazia, va bene? Io non racconto la messa cantata, non mi piace raccontare che tutto è perfetto. Contesto i sindaci che hanno scavalcato i cittadini per fare il vaccino, non essendo iscritti a quelle liste. Dalla Calabria una signora di 82 anni e del marito di 92 sono 3 mesi che chiamano e sono ancora a casa. Io sto con loro e non con i sindaci, va bene?”. (Continua a leggere dopo la foto)

Poi conclude: “Non sono io che ho fatto le liste, dovevate farle voi. Quei sindaci non erano previsti e chi ha fatto il furbo ha sbagliato”. Nello stesso programma si è parlato anche di Fabrizio Corona e di sua mamma, Gabriella che a Non è l’Arena urla: “Venite a prendere me”. In collegamento con Massimo Giletti dopo il nuovo arresto del figlio, la signora ha la voce rotta dal pianto: “Alla luce di tutta questa lunghissima esperienza do ragione a Fabrizio in tutto, in tutto!”. (Continua a leggere dopo la foto)


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La donna ha poi detto: “Non solo, vogliono mandarlo nel carcere di Opera, di massima sicurezza, e non a Bollate, per esempio, un carcere più leggero e più adatto a un malato mentale. Ditemi se questo non è punitivo, se non è un accanimento. Io non l’accetterò mai, piuttosto devono passare sul mio cadavere. Anzi alla dottoressa Corti e al dottor Lamanna dico una cosa: venite a prendere me, perché se Fabrizio è malato forse è anche colpa mia che gli ho trasmesso la malattia”

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