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“Contro di me”. L’ira di Fabio Fazio, stavolta alza la voce: “Ditelo chiaramente”. Terremoto in Rai

Fabio Fazio ha vuotato il sacco. Al centro del dibattito la decisione presa dal Cda Rai e il ‘si’ dato alla policy sul conflitto di interessi di agenti produttori e artisti. Fabio Fazio ha deciso di dire la sua durante un’intervista rilasciata su il Fatto Quotidiano. Quali sono gli aspetti della decisione presa che hanno fatto sobbalzare il conduttore? Vediamo cosa è successo.

È stato deciso tutto: i produttori, durante la realizzazione di opere di intrattenimento  in coproduzione o appalto Rai, eviteranno la presenza e il coinvolgimento dei propri artisti partecipanti. Fabio Fazio ha interpretato tutto questo come un modo per sabotarlo. Lo ha detto durante un’intervista per il Fatto Quotidiano: “Adesso basta: parlo poco, ogni due anni, ma la norma ‘anti-Fazio approvata dal Cda mi obbliga a dire la mia”. (Continua a leggere dopo la foto).


Parole forti quelle de conduttore, che è arrivato al punto di parlare persino di una “norma anti-Fazio”: “Trovo ogni limite superato. Qui entriamo nel campo dell’inaccettabile: da tempo mi viene riservato un trattamento che non ha eguali né precedenti. Adesso basta”. Poi alcune riflessioni sul momento in cui è  stata avviata la trattativa con i vertici Rai. (Continua a leggere dopo la foto).

“Tre anni fa quando  ero già serenamente avviato altrove e la Rai mi chiese di restare. Mi scappò detto che la politica non doveva più entrare nella tv. Da allora iniziò la guerra, perché quella mia frase fu letta come una questione personale. Uno stillicidio continuo, un linciaggio senza eguali né giustificazioni. Quando sono rimasto, l’intento dell’azienda era di portarmi su Rai1, un po’ quello che aveva anticipato Freccero, definendo Che tempo che fa ‘il più bel programma di Rai1’ quand’ero ancora a Rai3. Su Rai1 abbiamo coperto dalle 20.30 a mezzanotte per un costo a puntata di 300mila euro per la mia società, più 100mila di costi generali Rai”. (Continua a leggere dopo la foto).

E in ultimo, il conduttore ha voluto fare chiarezza su altri aspetti emersi nel tempo: “”No: mai avuto il numero di telefono del direttore di Rai1;  forse non è chiaro, ma sono uscite notizie false, han ribaltato i costi di produzione attribuendomeli come guadagni: i 400mila euro diventavano uno stipendio da 12 milioni l’anno per 4 anni”.  Fazio chiosa l’intervista affermando che “La Rai ha ottime professionalità, ma da azienda pubblica ha troppe regole, anche le più impensabili, che rendono impossibile la produzione interna”.

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