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Maradona, Cristiana Sinagra chiama in diretta Pomeriggio 5: fiumi di rabbia e dolore in difesa del suo Diego

Migliaia di persone in coda tutto il giorno per l’ultimo saluto a Diego Armando Maradona e davanti alla Casa Rosada, dove è stata allestita la camera ardente. Tanti i giocatori tra cui Carlos Tevez, Martin Palermo e i campioni del mondo del 1986 in Messico. Uno dei primi ad arrivare alla Casa Rosada è stato Sergio Goycochea, portiere titolare dell’Argentina ai Mondiali del 1990 in Italia nonché co-conduttore del famoso programma ‘La Noche del Diez’.

Diego Armando Maradona è morto per una “insufficienza cardiaca acuta”, evidenziata in un “paziente con una miocardiopatia dilatativa”. E’ l’esito dell’autopsia preliminare a cui è stato sottoposto il corpo del Pibe de oro. Maradona è deceduto ieri all’età di 60 anni. L’esame autoptico, eseguito tra le 19.30 e le 22 di mercoledì nell’ospedale di San Fernando, ha appurato che l’insufficienza cardiaca ha provocato “un edema polmonare acuto”, come anticipa la stampa argentina, a cominciare dai quotidiani Clarin e La Nacion. Alla procedura hanno partecipato 6 medici, compreso il perito nominato dalla famiglia. Continua dopo la foto


In precedenza il procuratore generale di San Isidro, John Broyard, aveva reso noto che gli esami preliminari avevano escluso “ogni segno di attività criminale e di violenza”. I familiari di Maradona hanno chiesto che i medici addetti all’autopsia entrassero in ospedale senza i propri telefoni cellulari: in questo modo hanno cercato di evitare che venissero scattate foto in maniera inopportuna. Continua dopo la foto


Poco fa, a Pomeriggio 5 è intervenuta con un telefonata in diretta Cristiana Sinagra che da Diego ha avuto Diego jr. Cristiana” “Abbiamo il cuore a pezzi, non ho parole per descrivere il dolore per Diego e quello provato da mio figlio per lui”. Il tono si fa di nuovo duro, rabbioso. Sinagra non si nasconde dietro a un dito e fa nomi e cognomi di due giornalisti. Il suo disappunto è rivolto nei confronti di Giuseppe Cruciani e Giampiero Mughini. Continua dopo la foto

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“Cruciani e Mughini hanno fatto dichiarazioni vergognose. Va bene la libertà di pensiero, ma ci deve essere rispetto del dolore. Questa gente non conosce Diego, non conosce la sua grande umanità, il suo grande cuore e la sua fragilità. Non può permettersi di parlare. Io lo difenderò fino alla morte. Ripeto, ho sentito cose vergognose, nessun tatto, nessuna sensibilità”.

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