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“Cose brutte”. Al Grande Fratello la famiglia di Rosy Chin, il duro commento di Signorini e Cesara

Grande Fratello Lacrime Rosy Chin

Al Grande Fratello, nella puntata del 27 novembre, spazio anche alle lacrime di Rosy Chin. Il momento speciale vissuto dalla concorrente è stato molto forte e anche i telespettatori si sono emozionati. La donna è stata convocata da Alfonso Signorini nel cortiletto della casa e lui, parlando appunto della storia della gieffina, non ha potuto non nominare qualcosa di molto rilevante, che ha sconvolto tutta l’opinione pubblica italiana.

Nella casa del Grande Fratello le lacrime di Rosy Chin si sono palesate quando ha incontrato qualcuno di fondamentale nella sua vita, ma che le ha anche arrecato tanto dolore in passato. Non a caso la food blogger ha esordito con Signorini, parlando di una famiglia tutt’altro che perfetta. Il suo papà lo ha definito il cosiddetto padre padrone, mentre la madre non la aiutava moltissimo dicendole esclusivamente di restare zitta e di non fare lamentele.

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Grande Fratello, lacrime per Rosy Chin: cosa è successo in diretta

Al Grande Fratello, oltre alle lacrime, ci sono state parole importanti di Rosy Chin che hanno alzato l’attenzione sul tema proprio delle donne: “Non so quale sia la mia colpa. Noi abbiamo una cultura molto forte e apparteniamo a una generazione completamente diversa. Sento e patisco tutto ciò. Anche il modo in cui loro sono stati cresciuti dai nonni si riflette e ha influito tantissimo. Mio fratello è stato privilegiato e quando chiedevo a mia madre il motivo, lei mi rispondeva: ‘Perché è così'”. Chi resta in silenzio diventa parte del problema”.

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A quel punto Signorini ha voluto omaggiare anche Giulia Cecchettin, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta: “A Roma sono scese in piazza 500 mila persone, c’erano anche tanti uomini, per esprimere la loro vicinanza a un tema così importante, complice l’ennesimo femminicidio. Voi non lo sapete, ma è morta un’altra donna, vittima della furia omicida di un uomo. Si chiamava Giulia ed era a un passo dalla laurea. Tu parli di cultura, riferendoti a quella cinese, ma io direi antropologia, che non ha bandiere, perché la società è maschilista da millenni. Ma tu non sei rimasta zitta, perché tu hai detto: ‘Sapete che vi dico? È vero, vivrò in una famiglia patriarcale, dove l’uomo ha la sua priorità, ma io non ci sto’. Poi te ne sei andata”. Anche Cesara Buonamici le ha manifestato il massimo sostegno.

Poi Rosy Chin ha incontrato e abbracciato i suoi genitori e il fratello. Il papà ha inizialmente detto: “Io non avevo paura perché lei aveva già 18 anni. La mamma ha pianto un po’ di più”. Invece la concorrente ha ricordato le brutte parole dette nei suoi confronti: “No, dicevate che per voi ero morta e non dovevo mai più tornare a casa“. Signorini allora ha preso la parola: “C’è poco da ridere su una frase del genere. Questa non è certamente la sede per parlarne, però in Rosy certe ferite sanguinano ancora e sono un po’ difficili da curare”. Ma ora lei è una donna fortissima e di grande successo ed è riuscita ad andare avanti, nonostante questi ostacoli rappresentati dalla sua famiglia.


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