Adriana Volpe racconta tutto in tribunale. La conduttrice è parte lesa nel processo che vede imputato per maltrattamenti in famiglia l’ex marito Roberto Parli: un matrimonio diventato un inferno proprio durante la pandemia, fatto di minacce, insulti, offese. Adriana Volpe è stata sentita dai giudici della quinta sezione penale nel processo che vede imputato per maltrattamenti in famiglia il suo ex marito, Roberto Parli, 48enne imprenditore ticinese.
Il Corriere della Sera riporta il racconto di Adriana Volpe che parte dal gennaio 2020 quando è entrata nella Casa del GF Vip. “Il nostro era un rapporto solido, lui era un papà meraviglioso e un marito presente anche se era lontano. Poi con il mio ingresso nel GF Vip, a gennaio 2020, entrata in questa ‘bolla’ è iniziata la crisi — ha detto la conduttrice nel suo esame davanti alla corte — . Appresa la notizia della pandemia, sono uscita dal gioco volontariamente il 19 marzo, quando sono stata informata che suo padre stava male ed era ricoverato”.
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Adriana Volpe, minacce dall’ex marito davanti alla figlia
“Mio papà, mentre ero ancora al Grande Fratello, si era reso conto che mio marito era cambiato, che prelevava ingenti quantità di denaro dal mio conto, 22mila euro in un mese – prosegue Adriana Volpe -. Nei mesi successivi mi ha detto che era entrato in un tunnel, aveva perso soldi investendo online. Poi ha iniziato a dire davanti ai miei genitori “questa donna la distruggo”, “porto via la bambina e lei non la vedrà mai più””.
Quindi Adriana Volpe riferisce le minacce che il marito le avrebbe fatto: “Ho vissuto nel panico, mio marito non era più l’uomo che avevo conosciuto. Mi insultava in tutti i modi possibili e immaginabili, anche in presenza della bambina o in mia assenza. Mi diceva ‘ti rovino, ti distruggo’”. Roberto Parli è il secondo marito della conduttrice. I due si sono separati nel giugno del 2021. Dopo essere uscita dalla Casa, Adriana Volpe ha raggiunto marito e figlia in Svizzera: “Per tutto il 2021 abbiamo vissuto momenti di panico”, ha ripetuto ai giudici. In una precedente intervista tv aveva parlato di “un anno tutto in salita, dove molte volte ti fermi e cerchi di capire cosa potresti fare per migliorare le cose e dove ti senti impotente. Però ho la coscienza a posto. Alla fine pensi all’amore per la bambina e all’amore per te stessa”.
In merito alla posizione dell’imputato il suo difensore, l’avvocato Laura Corbetta, afferma che “è un padre che è sempre stato presente. In questo momento non può avere contatti con la figlia, neppure telefonici, per via del divieto di avvicinamento, una misura disposta dopo la denuncia presentata dalla ex moglie. Denunce che sono state presentate anche in Svizzera. Su questa misura abbiamo presentato due istanze di revoca, di cui una appellata. Se non ha contatti con la figlia in questo momento non è per sua volontà”.
