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Ebola, quanto si diffonde il virus in un aereo?

La più grave epidemia di Ebola della storia ha ormai superato anche le frontiere della Nigeria, il paese più popolato dell’Africa occidentale. E desta molta preoccupazione tra le autorità sanitarie internazionale. Per contrastare l’epidemia l’Organizzazione internazionale per l’aviazione civile ha previsto nuovi controlli, soprattutto per i voli i partenza dalle zone a rischio. Ma gli aerei possono rappresentare davvero dei focolai per l’infezione? Secondo Christine Pearson, del Centers for disease control and prevention di Atlanta «il rischio di contrarre il virus da un altro passeggero infetto non è così alto come si può pensare». È più o meno lo stesso che si può correre in un qualsiasi altro luogo affollato. Negli aerei l’aria viene fatta circolare dal basso verso l’alto e – prima di essere rimessa in circolo – viene filtrata per eliminare virus e batteri. Secondo uno studio pubblicato nel British Medical Journal, il rischio della potenziale diffusione dei germi interessa poche file e sedili. John Edmunds, professore alla London school of hygiene and tropical medicine ricorda che è difficile arrivare a conclusioni certe anche nel caso di epidemie e gli studi sull’argomento sono ancora pochi. Le misure igieniche di base, anche se non escludono del tutto la possibilità di contrarre il virus, possono però ridurla di molto: «Il virus dell’ebola si può uccidere con acqua calda e sapone».


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