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“Il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante”. Addio a Philippe Daverio, il critico d’arte si è spento a 71 anni

Addio allo storico dell’arte Philippe Daverio: l’uomo è morto questa notte all’istituto dei Tumori di Milano. Lo ha reso noto la regista e direttrice del Franco Parenti Andree Ruth Shammah. Docente e saggista, ex assessore alla Cultura del Comune di Milano, aveva 71 anni. “Mi ha scritto suo fratello stamattina per dirmi che Philippe è mancato stanotte” ha detto Shammah all’Ansa. “Amico mio ….il tuo silenzio per sempre è un urlo lancinante stamattina” ha scritto Shammah su Instagram, dando notizia sui social della morte dell’amico. Ha commentato Emanuele Fiano del Pd: “Andree Ruth #Shammah ci da purtroppo notizia della scomparsa di Philippe #Daverio uomo di grande cultura, simpatia e umanità.

Una grande perdita per #Milano e per tutti. Sono molto addolorato per la sua scomparsa. Sia lieve a lui la terra”. “Una gravissima perdita – ha aggiunto il presidente dell’Anpi provinciale di Milano Roberto Cenati – per il Paese, per Milano, per la cultura, per tutti noi”. Philippe Daverio era un famoso critico d’arte e saggista italiano. Il grande pubblico lo conosce soprattutto per alcune sue partecipazioni in programmi televisivi. Philippe Daverio è nato il 17 ottobre 1949 a Mulhouse, città francese nella regione dell’Alsazia. Il padre era italiano e la madre alsaziana. Da bambino ricevette un’educazione di forte stampo ottocentesco. (Continua a leggere dopo la foto)


Ha studiato economia e commercio alla Bocconi di Milano ma, pur superando tutti gli esami, non ha mai scritto la tesi di laurea. “Io non sono dottore perché non mi sono laureato, ero iscritto alla Bocconi nel 1968-1969, in quegli anni si andava all’università per studiare e non per laurearsi”, ha spiegato in un’intervista. A 23 anni, Daverio è andato a convivere con Elena Gregori e 11 anni dopo si sono sposati. La coppia ha spesso collaborato insieme. I due hanno un figlio, Sebastiano. Anche lui, come il padre, ha dedicato la sua vita all’arte. (Continua a leggere dopo la foto)

Nel 1975, ha aperto la “Galleria Philippe Daverio” a Milano, occupandosi dei movimenti d’avanguardia di inizio secolo. In seguito, ha esteso il proprio business aprendo la “Philippe Daverio Gallery” a New York, che s’interessava di arte del ventesimo secolo più in generale. Infine, nel 1989 ha aperto una seconda galleria a Milano. Per la televisione, Daverio ha mosso i primi passi come inviato della trasmissione “Art’è” di Rai 3 nel 1999. (Continua a leggere dopo la foto)

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L’anno successivo è stato conduttore di “Art.tù”, prima di diventare conosciuto al pubblico italiano con “Passepartout” (2002-2012), programma di cultura i cui episodi si incentravano su temi specifici ma diversi. Nel 2011 ha condotto “Emporio Daverio” su Rai 5, spettacolo volto a risvegliare le coscienze sulla necessità di salvaguardare i capolavori artistici italiani. Nel tempo, Daverio ha collaborato con varie testate giornalistiche, da”Panorama”, a “Vogue”, a “National Geographic”, ad ‘”Avvenire”, a “Il Sole 24 Ore”. È stato scrittore di libri e ha lavorato anche in teatro.

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