Estate 2023, le temperature degli ultimi giorni arrivano al picco. Una tragedia sopraggiunta all’improvviso esattamente come le calde temperature che stanno investendo parecchie città italiane. La drammatica vicenda è avvenuta a Firenze, città sotto bollino rosso. Tutto è accaduto proprio durante il turno di lavoro di Stefano Olmastroni, 61 anni, il cui cuore ha smesso di battere per sempre. L’uomo stava lavorando alle 15.30 in compagnia di un collega lavorava nel magazzino di un consorzio agricolo.
Stefano Olmastroni muore a 61 anni. L’uomo era di turno in magazzino e purtroppo è andato incontro a un malore improvviso, causato con ogni probabilità dal caldo intenso che sta interessando gran parte delle città italiane. Infatti anche Firenze, insieme ad altre città come Pavia, Padova, Ferrara, Bologna e Roma, solo per citarne alcune, sono letteralmente investite da un caldo che non lascia scampo.
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Stefano Olmastroni muore a 61 anni. La tragedia è avvenuta durante il turno di lavoro
Ben 39 gradi percepiti infatti e per Stefano nessuna speranza. In seguito al malore l’uomo è stato soccorso ma ormai per lui ogni tentativo è stato vano. Una volta giunto presso l’ospedale di Careggi, Stefano è stato sottoposto ai dovuti e immediati controlli. La temperatura corporea ha raggiunto i 43°C, elemento che probabilmente si è aggiunto anche ad altre patologie di cui Stefano soffriva.
Ovviamente le indagini avviate in seguito al decesso del 61enne mirano a verificare anche i livelli di temperatura stimata all’interno del capannone dove Stefano stava prestando servizio, unitamente alle condizioni di areazione in caso di necessità. Ovviamente il magistrato di turno alla procura di Firenze ha disposto l’autopsia sulla salma.
Sotto choc i colleghi di lavoro della Labor Service e i dipendenti di Legnaia 1903 molto affezionati a Stefano: “Ci ha telefonato il collega che era con Stefano al momento del malore – raccontano ancora commossi dal bar del circolo – per avvisarci della sua morte. Non volevamo crederci, e invece…”. Stefano viveva a Ponte a Greve, periferia ovest di Firenze con la moglie di origini peruviane.