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Vittorio Sgarbi senza mascherina in Parlamento, scoppia un putiferio. Cosa è successo (video)

La seduta dell’audizione in Commissione Cultura alla Camera del coordinatore del Comitato tecnico scientifico, Agostino Miozzo, è stata sospesa per un paio di minuti durante l’intervento di Vittorio Sgarbi che non voleva indossare la mascherina. “La indosso non volentieri perché non voglio essere imbavagliato”, ha detto Sgarbi nel suo intervento, tenendo la mascherina con una mano, senza coprire bocca e naso. Ai richiami ripetuti, ha replicato: “Ho una malattia, non la posso indossare. Chiami un medico… Ha detto Borrelli, il capo della Protezione Civile, che non porta la mascherina”.

Alla fine, è scattata la sospensione della seduta. “Credo che la mascherina sia un ricatto a cui noi siamo stati sottoposti – ha detto Sgarbi alla ripresa dei lavori- chiedo a Miozzo che mi dica se è necessaria”. “Non posso sentire il dottor Zangrillo che dice che l’epidemia è arrivata alla sua fine, qual è la verità?”, ha aggiunto. (Continua a leggere dopo la foto)


“Credo che il comitato tecnico scientifico registri una forma di ricatto verso la politica che ha paura di fare scelte sbagliate”, ha continuato. Rivolgendosi al Cts Sgarbi ha detto: “Credo che la politica abbia rinunciato alla sua funzione obbedendo ciecamente alle vostre indicazioni spesso fasulle”. Le parole del professor Alberto Zangrillo dimostrano che “avete preso per il c… gli italiani e distrutto l’economia”. (Continua a leggere dopo la foto)


E ancora: “Li avete confusi, li avete presi per il collo, li avete rovinati e gli avete tolto tutto. Credo sia arrivato il momento di chiedere una commissione di inchiesta su quali siano state le fonti di informazione che hanno portato a distruggere la vita degli italiani, a farli cadere nel panico e nella paura”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Con queste parole Vittorio Sgarbi annunciava solo pochi giorni fa, in video sui social, di voler chiedere un’immediata commissione di inchiesta dopo la bufera sulle dichiarazioni del direttore della terapia intensiva del San Raffaele di Milano Zangrillo, secondo cui il virus “dal punto di vista clinico non esiste più” e “terrorizzare il paese è qualcosa di cui qualcuno si deve prendere le responsabilità”.

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