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“Lo hanno arrestato”. Saman Abbas, il colpo di scena sullo zio della 18enne scomparsa

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Saman Abbas Arrestato Zio Danish Hasnain

Svolta nelle indagini sulla morte di Saman Abbas, la giovane originaria del Pakistan che sarebbe stata uccisa nella notte tra il 30 aprile e l’1 maggio perché non aveva accettato il matrimonio combinato. Ad essere invischiati nel delitto sarebbero i suoi familiari, tra cui i due genitori. E nelle scorse ore è scattato un arresto importante, che potrebbe davvero permettere di chiudere il cerchio intorno alla vicenda. Fondamentale l’apporto della polizia francese, che ha effettuato l’operazione.

In una lettera anonima era stato riferito: “Se volete trovare Saman Abbas dovete cercarla nella zona chiamata Bagna nelle valli tra Novellara e Guastalla. È stata buttata in acqua, tagliata a pezzi per farla mangiare dai pesci e animali”. Dalla missiva, dunque, emergerebbero specifici riferimenti anche alle atroci modalità con cui la 18enne pakistana sarebbe stata privata del dono più prezioso, la sua giovane vita. Ora questo importante avvenimento, che dà una grande svolta alla vicenda.

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In manette è finito lo zio di Saman Abbas, Danish Hasnain, che è stato fermato e arrestato dagli agenti transalpini nella capitale Parigi, in esecuzione di un mandato di arresto europeo. Importantissimo il coinvolgimento dei carabinieri del nucleo investigativo di Reggio Emilia. Lo zio è considerato colui che avrebbe ammazzato materialmente la ragazza pachistana e fa parte della lista delle cinque persone indagate per l’omicidio ai danni di Saman Abbas, il cui corpo ancora non si trova.

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Lo zio di Saman Abbas, ammanettato nella giornata del 22 settembre, avrebbe consumato l’assassinio dopo aver ottenuto l’autorizzazione da parte della madre e del padre della giovane. Complici anche due cugini della ragazza. Le indagini hanno avuto un esito migliore grazie alla testimonianza del fratello più piccolo di Saman Abbas, che agli investigatori aveva rivelato tutti i particolari. Con l’arresto dello zio si raggiunge un risultato importante e la speranza è ora recuperare il cadavere della vittima.

A Chi l’ha visto? ha invece parlato William Bartoli, fondatore dell’azienda agricola di Novellara in cui lavoravano gli Abbas. L’uomo ha parlato del padre di Saman spiegando “aveva imparato a fare le pizze”, che era “bravo, affidabile” sul lavoro. William Bartoli è stato uno degli ultimi a sentire telefonicamente Shabbar Abbas, il padre della 18enne. “Mi ha detto: ‘Il 10 vengo e ti spiego tutto. Poi hanno detto che Saman era andata all’estero”.

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