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“Ecco come vive oggi”. Omicidio Sarah Scazzi, Michele Misseri di nuovo sotto i riflettori

  • Italia

Sono passati 11 anni dall’omicidio di Sarah Scazzi per il quale in carcere sono finiti Michele Misseri, Sabrina Misseri e Cosima Serrano. Al primo, che si accusò dell’omicidio, vennero inflitti 8 anni di reclusione, ergastolo per altre due ritenute le esecutrici materiali del delitto. Una storia dai contorni torbidi nella quale la verità galleggia senza mai venire del tutto a galla. E che, soprattutto, continua a far parlare. Del caso si è occupato recentemente di nuovo anche Quarto grado.


La trasmissione di Gianluigi Nuzzi ha centrato gli obiettivi su Michele Misseri e sulle tante omissioni e bugie della sua testimonianza. Per l’uomo, lo scorso 5 novembre, è arrivata una nuova sentenza firmata dal tribunale di Lecce. È la seconda nel giro di poco. Lo scorso giugno la a sezione distaccata di Taranto della Corte di appello di Lecce si è pronunciata su uno dei processi scaturiti da quello principale riguardante il sequestro e l’omicidio di Sarah Scazzi.

michele misseri


Michele Misseri potrebbe presto uscire dal carcere

Per Michele Misseri, che rispondeva di autocalunnia, in quanto si era accusato dell’omicidio della 15enne, era intervenuta la prescrizione. Pertanto la condanna a 4 anni di reclusione comminata il 21 gennaio del 2020 dal tribunale monocratico del capoluogo jonico era stata cancellata. Nel processo principale, quello per il sequestro e l’omicidio, era stato condannato a 8 anni solo per la soppressione di cadavere.

sarah scazzi


Ora Michele Misseri incassa un’altra prescrizione per il reato di calunnia nei confronti del suo ex legale, l’Avv. Daniele Galoppa, e della sua ex consulente di parte. Rei, questi ultimi, secondo lo zio di Sarah Scazzi, di aver esercitato pressioni affinché lo stesso addebitasse l’omicidio della nipote alla figlia, Sabrina Misseri. L’udienza, iniziata alle 11.30 lo scorso venerdì, è terminata intorno alle 13.

michele misseri


In quella sede, il giudice ha dichiarato di non doversi procedere nei confronti di Michele Misseri per l’intervenuta prescrizione del reato. Determinando così il trasferimento della causa, per quel che attiene il profilo risarcitorio, in sede civile. Michele Misseri potrebbe tornare presto libero. Grazie ai benefici di legge – che prevedono uno sconto di pena di 45 giorni ogni semestre di detenzione – estinguerà il proprio debito con la giustizia già il 15 novembre 2024. Michele Misseri, fa sapere il suo avvocato, vorrebbe tornare nella sua casa. In carcere, continua il legale, per lui i giorni scorrono tranquilli: gli altri detenuti lo chiamano zio e passa le ore leggendo e dipingendo.

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