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“Ecco che vedo in questa foto”. E anche loro diventano un caso. Giorgia Meloni attacca. Cosa è successo

  • Italia

 

Si chiamano Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot (campionessa europea): hanno la pelle nera ma sono loro ad aver fatto trionfare l’Italia nella staffetta 4X400 donne ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona. Con un tempo di 3’28″08 hanno conquistato l’oro. ”Realtà 1 – Pontida 0”, ”Prima le italiane”, ”#ciaone a Salvini”. E sui social ovviamente si è scatenata la presa in giro per il ministro dell’Interno Matteo Salvini. Nel giorno del raduno leghista, sui social è diventata un simbolo la foto delle quattro atlete italiane. Tutti a condividere lo scatto e a precisare ‘il colore della pelle’ delle atlete che si sono portate a casa l’oro e a mandare frecciatine al governo Lega- Movimento cinque stelle. ”Un delirio da razzismo al contrario – scrive Liberoquotidiano.it – che trova una risposta di buonsenso almeno con le parole di Giorgia Meloni, che dalla sua pagina Facebook ha esultato per il traguardo raggiunto dalle azzurre. Incredibile, anche da destra le esaltano nonostante non rispecchino lo stereotipo dell’atleta italiano? Chissà poi quale dovrebbe essere. La Meloni almeno trova le parole giuste per mettere fine alla cagnara del momento”. (Continua a leggere dopo la foto)



E infatti la leader di Fratelli D’Italia, dal suo account facebook ha risposto così: “I radical chic in questa foto ci vedono solo atlete di colore da strumentalizzare. Io vedo sventolare la bandiera tricolore. Evviva le nostre ragazze”. Insomma, una risposta che ha risposto a tutti quei tweet e post social che gli italiani hanno voluto inviare a Salvini, noto ovviamente per la sua lotta all’immigrazione clandestina. Chi sono le ragazze che hanno vinto l’oro. Raphaela Boaheng Luduko (la prima da sinistra nella foto) è nata ad Aversa nel 1994, ma la sua famiglia è originaria del Sudan. La sua biografia rivela che ha scoperto l’atletica nel 2006 e nel giro di poco è diventata una promessa. (Continua a leggere dopo la foto)

Maria Benedicta Chigbolu (la seconda da sinistra nella foto) è nata a Roma nel 1989 da mamma italiana e papà nigeriano: la sua biografia sul sito della Fidal racconta che è anche «nipote d’arte», il nonno Julius è stato una celebrità in Nigeria nel salto in alto. Anche lei, come la Grenot, ha partecipato ai Giochi di Rio. La più famosa è Libania Grenot (la terza da sinistra nella foto), nata nel 1983 a Santiago di Cuba (con la nazionale cubana ha partecipato ai Mondiali di Helsinki) e cittadina italiana dal 2008 (come scritto sul sito della Fidal, in seguito al matrimonio nel 2006). Ha anche partecipato ai Giochi di Rio, nel 2016. (Continua a leggere dopo la foto)

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Ayomide Folorunso (la quarta da sinistra nella foto) è la più giovane: di origini nigeriane, è nata nel 1996 e vive in Italia dal 2004. Semifinalista ai Giochi di Rio, avrebbe forse potuto vincere qualche medaglia in più già da giovanissima: peccato che, racconta la sua biografia, non abbia potuto partecipare ai Mondiali under 18 del 2013 perché ha ricevuto il passaporto italiano pochi giorni dopo la rassegna.

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