Vaccino Covid, in arrivo la terza somministrazione prevista per i soggetti fragili. Dopo l’ufficialità del decreto che renderà obbligatorio il Green pass per i lavoratori a partire dal 15 ottobre, sono già diverse le regioni italiane pronte a tutelare i soggetti più a rischio.
In Italia si stimano circa 3 milioni di persone fragili per le quali sarà prevista una dose aggiuntiva a completamento del ciclo vaccinale primario di 2 dosi. Categorie ben definite, dunque, da sottoporre alla terza somministrazione, ovvero persone immunocompromesse, i trapiantati e i malati oncologici con determinate specificità.
Un momento sicuramente cruciale per la situazione epidemiologica seppur il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, ha tenuto a precisare per le pagine de La Stampa che: “stiamo ancora valutando se, quando e a chi fare un’ulteriore iniezione. Il tema, comunque, non è una terza dose a pioggia”.
Da uno studio condotto in Israele e pubblicato sul New England Journal of Medicine, si è appreso che la terza dose Pfizer “porterebbe l’efficacia del vaccino tra i soggetti che hanno ricevuto il richiamo a circa il 95%, un valore simile all’efficacia del vaccino originale riportata contro la variante Alfa”.
La terza dose, per vaccini a mRna come Pfizer e Moderna, dovrebbe avvenire dopo 28 giorni dalla seconda somministrazione e più in generale tempestivamente, laddove sia trascorso più tempo. Si parla anche di una dose “booster” di vaccini a mRna, ovvero somministrazione ulteriore dopo almeno 6 mesi dal completamento del ciclo vaccinale ordinario.
Questo “a fine di mantenere nel tempo o ripristinare un adeguato livello di risposta immunitaria, in particolare in popolazioni connotate da un alto rischio, per condizioni di fragilità che si associano allo sviluppo di malattia grave, o addirittura fatale, o per esposizione professionale”, si legge nella circolare del ministero della Salute preannunciata dal ministro Roberto Speranza.