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Covid, la svolta del governo Meloni: cosa cambia

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Covid la svolta del governo Meloni

Covid, la svolta del governo Meloni. Nel suo discorso al Senato, la premier italiana ha spiegato il motivo secondo il quale è necessario un cambio di rotta in questione Covid. Così, a circa sei mesi dalla sospensione dello stato d’emergenza e in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19, il ministro della Salute Orazio Schillaci “ritiene opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti”.

A comunicarlo è proprio l’ufficio stampa del ministero della Salute. E dice ancora: “Anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso”.

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Covid la svolta del governo Meloni


Covid, la svolta del governo Meloni

Tra l’altro, il Ministro informa che le cose cambieranno anche per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale e l’annullamento delle multe previste dal decreto legge 44/21.

Covid la svolta del governo Meloni

“In vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione”.

Covid la svolta del governo Meloni

E non è finita: dal primo novembre decadrà automaticamente l’obbligo di mascherine in ospedali e Rsa, ambulatori e centri diagnostici e, a quanto si sa, non sarà rinnovato. L’obbligo vaccinale in vigore per i sanitari, invece, scadrà il 31 dicembre e il nuovo esecutivo non ha intenzione di riproporlo. Di più: Schillaci, come detto, ha annunciato il reintegro del personale sanitario sospeso perché non vaccinato. Una decisione che farà discutere non poco.

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