Scoperta choc nelle acque del fiume, la pista. A lanciare l’allarme sono stati alcuni pescatori che si trovavano vicino al fiume Po nei pressi di Bastida Pancarana in provincia di Pavia, in Oltrepò Pavese. Immediato l’arrivo di ben 4 squadre dei vigili del fuoco e dei sommozzatori. Non appena emerso il cadavere dalle acque del fiume, la prima ipotesi è che il corpo possa essere di Mauro Mangiarotti,, uomo di 51 anni scomparso ormai da una settimana.
Cavadere riaffiora dalle acque del fiume Po, si apre la pista d’indagine. Il corpo potrebbe essere quello di Mauro Mangiarotti? L’uomo di 51 anni è scomparso giorno 16 luglio durante una giornata di relax in compagnia di amici. Il gruppo si trovava a Lanca del Curone, in territorio comunale di Corana. Mauro ha deciso di fare un tuffo nelle acque del fiume seppure nell’area vigesse il divieto di balneazione.
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Cavadere riaffiora dalle acque del fiume Po: si apre la pista d’indagine dopo la scomparsa di Mauro Mangiarotti
Nessuna traccia di Mauro da quel caldo pomeriggio del 16 luglio, e oggi a distanza di una settimana, il ritrovamento di un cadavere nei pressi della scomparsa del 51enne. Al momento sono solo ipotesi quelle avanzate dagl iinquirenti, ma la pista d’indagine prosegue nel tentativo di risalire all’identità del cadavere e dunque confermare o meno che questa corrisponda a quella dell’uomo scomparso.

Dal momento della scomparsa di Mauro Mangiarotti ad oggi, i soccorritori non hanno mai arrestato le ricerche. Diverse le squadre impegnate tra cui i SAF fluviali e personale nautico da Pavia, l’elicottero Drago da Malpensa, i sommozzatori da Torino e Malpensa oltre al personale TAS da Lodi (topografia applicata al soccorso) che ha coordinato le ricerche sul territorio sull’UCL (unità di crisi locale).


Purtroppo però le perlustrazioni non avevano condotto a un buon esito d’indagine. Per gli inquirenti sarà dunque necessario risalire all’identità del cadavere e risalire anche alle cause che hanno condotto al decesso. Per quanto riguarda l’uomo scomparso, si apprende su PrimaPavia che Mauro Mangiarotti, cresciuto a Silvano Pietra, “era uscito di prigione solo un anno prima dopo aver scontato una condanna per l’omicidio del padre avvenuto nel 2014″.