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Coronavirus, varate nuove misure anti contagio: ecco gli ultimi divieti

  • Italia

Conte si prepara a varare misure ancora più stringenti: non tutti restano a casa, non tutti hanno preso sul serio le indicazioni del governo contro la diffusione del Covid-19. Per questo l’esecutivo è al lavoro su un nuovo Dpcm, che comprenderebbe una riduzione degli orari nei negozi, e ingressi dei clienti contingentati. Se fin ora i cittadini erano autorizzati a fare attività fisica all’aperto, ora, secondo quanto riferito da fonti istituzionali all’AdnKronos, potrebbe arrivare il divieto di jogging, una possibile nuova stretta sui trasporti e una spinta alle aziende per indurle a ricorrere allo smart working.

Il provvedimento sarà al centro di una riunione di governo che si terrà domani. Ma l’adozione del nuovo giro di vite, spiegano le fonti, dovrebbe arrivare solo nel weekend, nella serata di sabato o nella giornata di domenica. E cioè “a Borsa chiusa, per contrastare i contraccolpi sui mercati, ed esercizi chiusi, perché dopo ogni Dpcm – dice la fonte – si scatena qualche assembramento, leggi supermercati e tabaccherie. Quindi meglio adottarlo quando tutto è chiuso o quasi”. (Continua a leggere dopo la foto)


Ma nel frattempo già qualche Regione è corsa ai ripari, autonomamente. Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha firmato, questa sera, l’ordinanza n. 10 con la quale, considerata la situazione di emergenza sanitaria per il coronavirus, stabilisce ulteriori provvedimenti restrittivi. Le nuove regole entreranno in vigore dalle ore 00:00 del 21 marzo 2020 e saranno validi fino alle ore 24:00 del 3 aprile 2020. “Al fine di evitare assembramenti di persone – è scritto nel documento – sono chiusi al pubblico, e ne è, pertanto, vietato l’accesso: spiagge, parchi, parchi gioco e giardini pubblici. L’uso della bicicletta e lo spostamento a piedi sono consentiti esclusivamente per le motivazioni ammesse per gli spostamenti delle persone fisiche (lavoro, ragioni di salute o altre necessità come gli acquisti di generi alimentari)”. (Continua a leggere dopo la foto)

E ancora: “Nel caso in cui la motivazione sia l’attività motoria (passeggiata per ragioni di salute) o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, si è obbligati a restare in prossimità della propria abitazione e deve essere svolta individualmente”. Si legge poi nel testo: “Al fine di contrastare ulteriormente le forme di assembramento di persone a tutela della salute pubblica sul territorio regionale, l’apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande, ai sensi del DPCM 11 marzo 2020, posti nelle aree di servizio e di rifornimento carburante: a) è consentita lungo la rete autostradale (art. 2, co. 2, lett. A del codice della strada) e lungo la rete delle strade extraurbane principali (art. 2 co. 2 lettera B del codice della strada)”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Seconda opzione: “È consentita, limitatamente alla fascia oraria che va dalle ore 6.00 alle ore 18.00 dal lunedì alla domenica, per gli esercizi posti lungo le strade extraurbane secondarie (art. 2 co. 2 lettera C del codice della strada), esclusivamente per il relativo accesso e la relativa fruizione da parte degli autotrasportatori di merci; c) non è consentita nelle aree di servizio e rifornimento ubicate nei tratti stradali comunque classificati che attraversano centri abitati. L’orario di apertura degli esercizi commerciali di vicinato è consentito dalle ore 8 alle ore 20, in riferimento a quanto indicato dall’articolo 1, comma 1 del DPCM 11 marzo 2020”.

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