Fase 2: ormai è stato confermato. Per gli spostamenti servirà un apposito modulo da compilare, le regole cambiano, ma non il format. Da lunedì 4 maggio, per gli spostamenti verrà messo a disposizione il modulo opportunamente scaricato e modificato in base al decreto del premier Giuseppe Conte del 30 aprile scorso. Per non commettere errori e poterci spostare in sicurezza, scopriamo insieme cosa cambierà e cosa, invece, è rimasto invariato.
Il modulo di autocertificazione non cambia rispetto a quello che molti di noi già hanno avuto modo di conoscere, eppure qualcosa cambia. Infatti è stato inserito un apposito campo da compilare al fine di rendere legittimo lo spostamento. Nello specifico, si fa cenno alla tanto attesa visita a un congiunto o ancora al ritorno presso il proprio domicilio. Ma di cosa si tratta nello specifico? (Continua a leggere dopo la foto).
Sul modulo i cittadini vedranno una nuova ‘voce’ da barrando, con la dicitura “all’interno dello stesso Comune” e la parola “urgente” legata all’assistenza a congiunti o a persone con disabilità. Il modulo di autocertificazione, ovvero la dichiarazione sostitutiva di certificazione, non andrà in alcun modo sottovalutato. Infatti, come ribadito e specificato più volte dal premier Conte, la fase 2 non comporterà un “liberi tutti”. (Continua a leggere dopo la foto).
E a tal proposito le dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera dal viceministro della salute, Pierpaolo Sileri, sono state: “Non so se è stato un errore. Io forse non l’avrei messa, ma capisco la logica c’è sempre qualche furbo. Ma se guardiamo questi due mesi, il 95% degli italiani ha rispettato le regole. Non serve mettere un cartello sui ponti del Tevere: non buttatevi di sotto altrimenti morite. Lo sappiamo. Almeno dal 18 maggio io abolirei l’autocertificazione”. (Continua a leggere dopo la foto).
E sempre riguardo la tanto dibattuta interpretazione del termine ‘congiunti’, lo stesso Sileri ha specificato: “C’è chi vuole giocare con le parole, ma io ho detto amico vero nel senso che non deve essere una scusa perché c’è chi vive solo, è vedovo o magari ha bisogno di qualcuno che gli tenga il bambino e quindi in mancanza dei nonni e babysitter, un amico è fondamentale”. Con prudenza e nella sicurezza propria e collettiva, la fase 2 riapre l’Italia alla speranza di riuscirsi a risollevare, finalmente, da un periodo nefasto di emergenza; ma questo potrà accadere solo se si continueranno a rispettare, civilmente, tutte le indicazioni ministeriali.
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Coronavirus fase 2: le regole del ministero della Salute per gli acquisti in negozio