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Coronavirus, respira la terapia intensiva: mai così bene dal 10 marzo

Sono meno di mille le persone ancora ricoverate per Coronavirus nei reparti di terapia intensiva in Italia: nelle ultime 24 ore il numero è sceso di altre 28 unità, portando il totale a 999 pazienti, mai così dal 10 marzo. Secondo i dati forniti dalla Protezione Civile, rispetto a ieri si registrano altri 179 decessi. Complessivamente, i morti dall’inizio dell’emergenza salgono quindi a 30.739. Tuttavia, continua a migliorare il dato relativo ai pazienti ricoverati con sintomi (13.539, -79) così come quello sulle persone attualmente positive (82.488, – 836). In isolamento domiciliare si trovano ancora 67.950 persone. In aumento il numero dei pazienti guariti (106.587, +1.401). I casi totali dall’inizio dell’emergenza sono 219.814 (+744). In tutto sono stati eseguiti 2.606.652, i casi testati sono 1.702.283.

Intanto oggi, Bolzano ha riaperto alcune attività. ‘Non tutto ma i negozi, i parrucchieri, le estetiste, bar e ristoranti ma con tante prescrizioni e misure di prevenzione, siamo molto severi – ha detto il presidente della provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ospite di ‘Un Giorno da Pecora’ su Radio1 – La situazione è piuttosto tranquilla. Stamattina mi sono recato ai portici di Bolzano, dove ci sono negozi, sono tutti molto disciplinati, con mascherina e avvisi per il distanziamento”. Continua dopo la foto


”E’ una Fase 2 in cui dobbiamo cercare di convivere con il virus. Ho condiviso l’azione del governo con il lockdown, mi è sembrata molto tempestiva e adeguata, ma adesso bisogna responsabilizzare i cittadini perché ci saranno ancora molti mesi in cui dovremo convivere con il virus. Dobbiamo iniziare a riaprire e ad avere una vita sociale, assumendoci tutti la responsabilita di tutelarci a vicenda” ha sottolineato Kompatscher. Continua dopo la foto


”Il governo ha annunciato l’impugnazione. Noi abbiamo ricevuto i rilievi da parte dei singoli Ministeri e adesso abbiamo formulato le nostre controdeduzioni. Noi facciamo leva sulla nostra autonomia, noi abbiamo una legislazione primaria per quanto riguarda gli aspetti economici e una concorrenziale sulla sanità. Nella nostra legge abbiamo rispettato i principi fondamentali della legge nazionale – ha evidenziato – Noi chiediamo di poter difendere la nostra legge e lo facciamo in uno spirito di leale collaborazione con il governo. Noi crediamo che bisogna collaborare e lavorare tutti insieme per uscire bene da questa situazione”. Continua dopo la foto

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”Noi non possiamo fare marcia indietro su una legge che è stata approvata a larga maggioranza: 28 voti favorevoli, 6 astensioni e solo un contrario” ha rimarcato ancora il presidente della provincia autonoma di Bolzano. ”Non è una gara a chi apre prima” tra regioni, ha chiarito, ”noi abbiamo una situazione epidemiologica molto positiva, con un R0 0,44 bassissimo, il più basso in Italia. E’ anche una piccola scommessa, ho fatto anche un appello ai miei cittadini: ‘guardate, adesso bisogna impegnarsi davvero, se no facciamo una figuraccia davanti a tutto il Paese’. Il nostro territorio si è sempre distinto per un particolare senso civico”. Risalita dei contagi? ”La preoccupazione c’è. Nella legge è prevista una commissione che monitora la situazione, composta dal gotha della scienza italiana sull’epidemiologia. Loro ci diranno se è il caso di intervenire e anche se si deve ritornare sui nostri passi. Abbiamo dato un po’ di speranza, la gente ha capito che non è un libera tutti’. E’ un messaggio di prospettiva”. E, comunque, osserva Kompatscher, ”noi crediamo che le nostre prescrizioni siano più severe di quelle che saranno le prescrizioni Inail. Nelle bozze che circolano, per esempio, la distanza tra le persone è di un metro mentre da noi è di due metri”.

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