Un caso di sentenza decisamente innovativa da parte di un giudice francese, che tutela gli interessi di una coppia nonostante sia colpevole di aver comprato un bambino. I fatti risalgono al 2013 quando una coppia – lui 26 anni, lei 27 – che non può avere figli, decide di rivolgersi alla criminalità per avere un bambino. Un intermediario li mette in comunicazione con una coppia rom che aveva avuto un bambino ma non intendeva tenerselo. I due ottengono il bambino in cambio di 8.000 euro e una Bmw d’occasione. Poi la polizia arresta l’intermediario e scopre tutti i contorni della vicenda. Ii due genitori “da supermarket” finiscono sotto inchiesta della magistratura e il bambino affidato a un centro di accoglienza per minori. Ma qui il bambino comincia a deperire, apparentemente senza motivo, fino a che i medici cominciano a temere per il suo sviluppo psicomotorio. E così il giudice decide di permettere ai genitori adottivi di vedere il bambino a giugno. Due mesi decide di concedere loro l’affido prolungato del bambino, che è l’anticamera dell’adozione. Una decisione decisamente anomala con una ratio spiegata così: il bambino ha manifestato la sofferenza dell’abbandono e il giudice ha messo in primo piano la salute del piccolo.