È capitato a tutti. Ieri abbiamo cercato su internet un po’ di informazioni sul quel nuovo smartphone bello e costoso che ci vorremo regalare e oggi, mentre siamo online per tutt’altro motivo, siamo sommersi dalla pubblicità del nostro modello preferito. Non è una coincidenza: quella pubblicità ci stava aspettando, è lì solo per noi. Ed è lì grazie ai cookie (letteralmente, biscotti), informazioni che i siti che visitiamo lasciano sul nostro computer e che si fanno beatamente i fatti nostri, magari con la scusa di aiutarci a navigare. Non è un caso che se ne sia occupato il Garante della Privacy, che ha pubblicato oggi un video in cui insegna a difendersi da invadenze non gradite e una lista di risposte a domande frequenti (FAQ) (continua dopo il video)
Il video spiega, ad esempio, che ci sono cookie “tecnici”, che ad esempio ci permettono di saltare passaggi noiosi quando facciamo acquisto online, o cookie “di profilazione”, che servono a carpire i nostri interessi e quindi a proporci pubblicità mirata. Visitando un sito web collezioniamo poi anche i cookies “di terze parti”, contenuti per esempio nei banner, che ci faranno sorvegliare da soggetti dei quali magari ignoriamo l’esistenza. Il Garante ha ordinato che i siti che utilizzano cookie per la profilazione avvisino i navigatori e chiedano il loro consenso, ma ci sono anche altri strumenti per tutelarsi, ad esempio impostando il browser in modo che blocchi i biscottini più impiccioni o che ci faccia navigare in maniera anonima.
