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“Rispetto, lei è morta”. Alessandro Gassmann, polemiche dopo le parole sulla diva scomparsa

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alessandro gassmann ricordo diva critiche

Alessandro Gassmann ricorda la diva ed è travolto dalle critiche. Non è la prima volta che il popolare attore si becca una ‘shitstorm‘, ovvero una marea di critiche e attacchi per quello che ha scritto sui social. Ricordate, ad esempio, quando chiamò la polizia perché il suo vicino aveva organizzato un party violando le norme anti-Covid che vietavano assembramenti? Gassmann fu oggetto di critiche ferocissime per il suo comportamento. Beh, l’attore ci è ‘ricascato’.

Lo scorso 15 febbraio il mondo ha pianto la morte dell’attrice e sex symbol Raquel Welch, scomparsa a 82 anni dopo una breve malattia. A dare la notizia è stato il sito TMZ citando fonti della famiglia. La diva è entrata nell’immaginario collettivo grazie al ruolo della giunonica Loana in “Un milione di anni fa” di Don Chaffey. Il poster del film, uscito nel 1966, con la Welch in un sexy bikini di pelle scamosciata, era diventato un oggetto cult. Ebbene Alessandro Gassmann ha deciso di ricordare l’attrice.

Leggi anche: “Ho dovuto chiamare la polizia”. Alessandro Gassmann si è reso subito conto di quello che stava succedendo

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Piovono critiche su Alessandro Gassmann: cosa ha scritto

Alessandro Gassmann ha voluto ricordare Raquel Welch e lo ha fatto da una prospettiva sicuramente privilegiata, quella di essere figlio di un divo, Vittorio, molto ‘vicino’ all’attrice. “A quattordici anni – ha scritto l’attore su Twitter – seguendo mio padre ad un festival, mi ritrovai da solo in ascensore con Raquel Welch. Fu la prima pulsione fortemente erotica della mia vita. Scese al piano prima del mio, e la vidi allontanarsi nel corridoio con la porta che si richiudeva. Bellissima! Rip”.

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Non l’avesse mai fatto. Il tweet ha provocato tantissime polemiche e critiche, una ‘shitstorm’ appunto. C’è chi ha commentato: “Bello ricordare una grande attrice perché a 14 anni ti ha fatto venire il durello questo fa capire sempre di più il fatto che in qualsiasi contesto siamo sempre e costantemente viste come oggetto sessuale e basta; bastava un semplice “riposa in pace””.

Insomma Alessandro Gassmann è stato accusato di essere sessista e poco sensibile nel ricordare un tale episodio: “Non se ne salva davvero mezzo. Sessualizzare una donna anche quando la notizia che la riguarda è quella della sua morte non è la mossa intellingente e dignitosa che pensavi fosse”. E poi: “Muore una persona e tu pensi sia una buona idea raccontare che è stata la tua prima ‘erezione’, perché tanto solo quello sono per voi le donne”. L’attore ha voluto però puntualizzare: “La lingua italiana ormai viene interpretata per intuizione? “Pulsione fortemente erotica” la interpretate come erezione? Non c’è più speranza. #chetristezza

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