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Non solo Pirelli: chi sono i ricconi cinesi che stanno comprando i gioielli dell’economia italiana

 

La Pirelli è l’ultimo grande acquisto di un gioiello italiano da parte di stranieri. In questo caso è la Cina, al pari di altri paesi emergenti che dispongono di grande disponibilità finanziaria, a fare shopping sulle macerie di un’Italia che ha difficoltà a fare ripartire la sua economia. Un altro pezzo della storia d’Italia se ne va, commentano gli amanti del made in Italy. E ora si traccia l’identikit dei sei big provenienti dal paese asiatico che più degli altri hanno avuto fortuna negli “acquisti italici”. Ren Jianxin è solo l’ultimo di questi. Il nuovo mister Pirelli, partito dalla campagna e dai detergenti chimici per caldaie e diventato miliardario esperto nel rastrellare aziende in crisi o decotte in giro per il mondo, entra nel ristretto novero di imprenditori e finanzieri “comunisti” che stanno facendo la fortuna dei grandi marchi italiani, acquistati a suon di miliardi di euro.

C’è, poi, Zhou Xiaochuan, considerato il pioniere dei manager alla conquista dei gioielli nostrani. Ha fatto fortuna con software per simulare la liberalizzazione dei prezzi e dal 2002 è governatore della People’s Bank of China e siede nei consigli d’amministrazione di Eni, Enel, Generali, Fca, Mediobanca, Saipem e Telecom, cioè il gotha del capitalismo pubblico e privato italiano.

Manager della più grande società pubblica mondiale nel settore dell’energia, State Grid of China, Liu Zhenya in Italia ha messo le mani sul 35% di Cdp Reti, la holding in cui sono detenute le quote di controllo di Terna (elettricità) e Snam (gas).

(continua dopo la foto)


Noto negli ambienti italiani di economia e finanza è anche Tan Xuguang, che nel 2012 ha acquistato il 75% del Gruppo Ferretti, colosso nel segmento degli yacht di lusso. A capo della Wei Chai, società statale dello Shandong, ha avuto in passato qualche screzio con i vertici comunisti ed è tuttora parlamentare. Lo scorso anno ha venduto in Cina uno yacht da 60 milioni di euro.

La moda – tra i settori italiani più apprezzati e ambiti al mondo – non poteva non essere nel mirino degli investitori cinesi. Zhu Chong Yun, stilista con oltre 400 boutique del suo marchio Marisfrolg tra Cina, Singapore, Macao e Corea del Sud, ha acquistato da Mariuccia Mandelli il brand Krizia e conta un patrimonio da 510 milioni di dollari.

Dalle forbici al pallone per parlare di Wang Jianlin e del suo patrimonio di 28 miliardi di dollari. C’è lui dietro la maxi-operazione da un miliardo che ha portato all’acquisizione di Infront, l’advisor che gestisce i diritti tv del calcio italiano. Jianlin ha già acquistato il 20% dell’Atletico Madrid e ora punta un grande club, in Inghilterra o in Italia (il Milan).

E i cinesi si comprano anche il calcio italiano, la Serie A sarà in mano a Wang Jianlin

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