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“Meno consumi, più paghi”. Luce e gas, aumenti fino al 46%: ecco cosa c’è dietro

Dopo i picchi raggiunti nel 2018, si riducono le bollette dell’energia per i clienti in tutela: dal primo aprile, infatti, arriva un calo per le bollette dell’elettricità (-8,5%) e del gas (-9,9%). Lo rende noto l’Arera, l’Autorità di regolazione per l’Energia reti e Ambiente. Come in parte già registrato nei primi tre mesi del 2019, nel secondo trimestre dell’anno si determina per la famiglia tipo 1 il calo delle bollette dell’elettricità (-8,5%) e del gas (-9,9%). Le riduzioni sono prevalentemente legate alla contrazione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia, nazionali ed internazionali.

Per quanto riguarda l’energia elettrica l’aggiornamento, valido dal prossimo primo aprile, è guidato da un deciso calo della componente a copertura dei costi per l’approvvigionamento dell’elettricità (-12,22%), parzialmente ridotto da un adeguamento degli oneri generali (3,72%). La riduzione della componente materia prima è principalmente determinata dal ripiegamento delle quotazioni internazionali delle commodity energetiche, con una riduzione del prezzo del gas naturale stimolata anche dall’allineamento al ribasso dei prezzi tra il mercato asiatico e quello europeo. Continua dopo la foto


A questo si aggiunge che dopo la significativa crescita dello scorso anno, il prezzo dei permessi di emissione della CO2 sembra ora essersi assestato. Con riferimento agli oneri generali, in un contesto comunque stabilizzato, l’Autorità è intervenuta per tener conto delle aggiornate esigenze di gettito del sistema, sempre con l’obiettivo di assicurare il riequilibrio degli effetti della precedente manovra, che nel 2018 aveva garantito una protezione rafforzata sui clienti domestici rispetto ai non domestici. Continua dopo la foto


Per il gas naturale l’andamento è determinato dalla riduzione della spesa per la materia prima (-10,5% sulla spesa della famiglia tipo), legata alle quotazioni stagionali attese nei mercati all’ingrosso nel prossimo trimestre, leggermente controbilanciata da piccoli aggiustamenti degli oneri generali (0,41%) e di altre componenti connesse al trasporto e gestione del contatore (0,15%). Continua dopo la foto

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DI MAIO – “Con la diminuzione del 8,5% delle tariffe dell’energia elettrica e del 9,9% di quelle del gas per il prossimo trimestre – dice il vicepremier e ministro per lo Sviluppo, Luigi Di Maio – si raggiunge un importante risultato che permetterà alle famiglie di risparmiare nella spesa per le bollette”. E ribadisce l’impegno del governo a “a mettere in campo tutte le misure e i controlli necessari a tutelare i consumatori, favorendo al contempo una politica di riduzione dei costi dell’energia elettrica e del gas”.

Ma non è tutto oro quello che luccica. Un silenzioso decreto del Ministero dello Sviluppo Economico — approvato il 21 dicembre con parere positivo delle commissioni industria di Camera e Senato — ha deciso di fare lo sconto alle imprese energivore, ovvero quelle a forte consumo energetico, riversando i costi sulle famiglie e le piccole-medie imprese.
A beneficiarne sono grandi gruppi come Marcegaglia, Pirelli, Ilva, Lactalis, Nepi, San Benedetto, Uliveto, Zegna, De Cecco o Rana e altre 2.800 aziende di qualunque settore, dalle acciaierie ai salumifici. Pagheranno complessivamente 1,7 miliardi in meno, e pertanto — secondo il Ministero dello Sviluppo — diventeranno più competitive. Una motivazione legittima se non fosse che a pagare sono i clienti più piccoli, su cui si è spostato il carico degli oneri di sistema, una voce che in bolletta si aggiunge al costo dell’energia, e su quell’aumento del 5,3% lo sconto pesa per l’1,9%.

Da gennaio infatti sono entrate in vigore le nuove tariffe progressive. Se finora chi consumava di più pagava di più, dall’anno prossimo le tariffe saranno indifferenziate per tutti per favorire i consumi di energia elettrica. Il risultato sarà questo: chi consuma di più risparmierà, chi consuma poco (praticamente tutte le famiglie italiane) si troverà in bolletta un aumento fino al 46% in più.

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