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Coronavirus, ecco le attività (anche parrucchieri) che riapriranno nella fase 2

L’effetto “catastrofico” del coronavirus comporterà la cancellazione del 6,7% delle ore lavorate a livello globale nel secondo trimestre: l’equivalente di 195 milioni lavoratori a tempo pieno. Il calcolo è dell’Ilo, secondo cui circa 1,25 miliardi di lavoratori, impiegati nei settori più colpiti dal lockdown, vedono il proprio tenore di vita minacciato dalla pandemia, in quella che l’agenzia delle Nazioni unite definisce la “peggior crisi globale dai tempi della Seconda guerra mondiale”.

Più di 4 persone su 5 (81%) nella forza lavoro globale, che ammonta a 3,3 miliardi di lavoratori, sono attualmente interessate dalla chiusura totale o parziale delle attività produttive. I settori più a rischio sono quelli degli alloggi, della ristorazione, delle manifatture, della vendita al dettaglio e delle attività commerciali e amministrative. “I lavoratori e le imprese si trovano di fronte a una catastrofe, sia nei Paesi con un’economia avanzata che in quelli in via di sviluppo”, ha detto il direttore generale dell’Ilo, Guy Ryder. “Dobbiamo muoverci velocemente, in modo deciso e congiunto. (Continua a leggere dopo la foto)


L’adozione tempestiva di misure efficace potrebbe fare la differenza tra la sopravvivenza e il collasso”, ha sottolineato. Ma cosa succederà probabilmente subito dopo le celebrazioni pasquali? Come scrive anche Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, è probabile che ripartano alcuni settori dell’imprenditoria e del commercio. (Continua a leggere dopo la foto)

Se dovesse continuare a scendere il numero dei contagiati e dei ricoveri le prime attività a riaprire dopo il lunedì dell’Angelo potrebbero essere “alcune imprese di supporto alla filiera alimentare e farmaceutica, alcune aziende meccaniche, ma anche qualche negozio che vende prodotti per il tempo libero o forniture per gli uffici”. In ogni caso potranno riaprire solo le aziende in grado di garantire gli standard di sicurezza. (Continua a leggere dopo la foto)

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Anche nella fase 2 dell’emergenza coronavirus dovremo astenerci dal frequentare barbieri, parrucchieri e centri estetici. Però non è escluso che a certe condizioni alcune attività possano riaprire a maggio: una possibilità è che si valuti caso per caso, e cioè che, come avviene negli studi medici, e nei laboratori di analisi, sia consentita l’apertura al pubblico, se ci sono le condizioni di sicurezza, previa concessione di una specifica autorizzazione.

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