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Mafia Capitale? Roba da “samurai”. Ecco la katana del capo

Massimo Carminati a Sacrofano (Roma), dove viveva Il presunto capo di Mafia Capitale Massimo Carminati teneva sopra al camino una katana. Nell’abitazione sono state trovate anche alcune armi bianche. La katana è oggetto di un’intercettazione telefonica del 3 aprile scorso tra Marco Iannilli, faccendiere implicato nel caso Finmeccanica, e Agostino Gaglianone, imprenditore considerato vicino a Carminati. I due discutono del credito vantato da Carminati nei confronti di Lorenzo Cola, ex alto dirigente di Finmeccanica, che il boss ha intende riscuotere, prima o poi. “…quel deficiente di Cola sai – dice Iannilli -, ci sò de…de…de… delle leggende metropolitane su Roma, vicende de un certo tempo etc.etc., lo chiamavano “Er Samurai” (a Carminati, ndr) lui c’ha pure un libro, allora il deficiente di Cola che… che gli piace tanto sta… gli ha regalato una katana, che non so se tu l’hai mai vista a casa…E lunga così”. “Si, si, si ce l’ha vicina al (incomp.)”, risponde Gaglianone. “E’ affilatissima – dice Iannilli -, a me (Carminati) m’ha detto: ‘ha sbagliato a regalarmela, ce so’ le impronte (ridono)…io proprio con quella…’. Gaglianone: “E si perché quella non lascia manco una traccia”. Iannilli: “Hai…hai capito”. Gaglianone: “Mica è un bossolo, quella”. Iannilli: “Hai capito? (ride)” Nella perquisizione in casa di Riccardo Brugia, braccio militare di Carminati, sempre a Sacrofano, trovati invece un coltello e un tirapugni, oltre a vani segreti in una legnaia che secondo il Ros potevano essere usati per nascondere armi.

 


 

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