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Perché le bottiglie di vino hanno il fondo concavo. Quasi nessuno lo sa, vi stupirà

Il vino si consuma solo in Italia e Francia? Niente di più falso. A confermalo è un recente studio americano che evidenzia come, per la prima volta, sia avvenuto il sorpasso del vino in sfavore della birra negli Stati Uniti. A fare i conti di pinte e boccali è, appunto, il gruppo Beer Institute, secondo le cui statistiche i bevitori americani hanno scelto la birra solo nel 49,7% dei casi nel 2017, contro il 60,8% della metà degli anni Novanta. Un declino ancor più netto nella fascia di età tra i 21 e i 27 anni. Anheuser-Busch InBev, proprietaria di Budweiser, ha rilevato da parte sua che nel 2016 solo il 43% di alcol consumato dai giovani era birra, mentre nel 2006 la percentuale era del 65%. E la società di ricerche IWSR ha stimato che il consumo pro capite di birra ‘bionda’  è sceso a 73,4 litri l’anno scorso, dagli 80,2 nel 2010 e 83,2 nel 2000. È aumentato il consumo di alcolici da parte delle donne, che però preferiscono il vino e i cocktail, e gli afroamericani amano i superalcolici. Intanto, in Italia è iniziata la nuova vendemmia in visto della prossima stagione.  (Continua a leggere dopo la foto)



Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia, si aspetta una grande stagione: “Abbiamo iniziato con le uve chardonnay e per basi spumante, per il Primitivo bisogna attendere la fine del mese, mentre continua a progredire la maturazione delle uve più tardive che saranno vendemmiate tra la metà di settembre e la metà di ottobre”. Secondo il presidente di Coldiretti Puglia ci sono forti aspettative per quanto concerne: “I risvolti di vendita, considerato che nel primo trimestre 2018 sono salite di un ulteriore 5,7% le esportazioni di vino pugliese all’estero e nel 2017 gli acquisti delle famiglie sono cresciuti di un ulteriore 5% per i vini Doc, mentre le Igt sono aumentate del 4% e gli spumanti addirittura del 6%”.  (Continua a leggere dopo la foto)


Lorenzo Tersi, uno dei massimi esperti del settore, a WineNews ha rivelato come, in vista della nuova stagione, c’è interesse: “Non solo per quei territori che hanno già un grande mercato internazionale, come Barolo, Barbaresco, Montalcino, la Valpolicella e anche Bolgheri. Si cerca una crescita qualitativa in un’Italia che deve tenere conto delle richieste dei mercati esteri. Senza dimenticare i territori del Verdicchio e del Lugana, ma anche la Puglia ed il Montepulciano d’Abruzzo”. In tutto questo dalla vendemmia al ‘tavolo’ c’è il passaggio dell’imbottigliamento. Ed è qui che arriva la curiosità più interessante. Perché le bottiglie da vino hanno il fondo concavo? Una domanda dalla risposta semplice che, però, conoscono in pochi. La classica forma della bottiglia come la conosciamo oggi deriva da quelle realizzate artigianalmente, soffiate a bocca, alla cui estremità si sviluppava una rotondità che veniva poi spinta all’interno del contenitore assumendo la nota forma concava. (Continua a leggere dopo la foto)

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Le bottiglie di vetro sono realizzate in maniera industriale, ma la forma concava della tradizione viene mantenuta perché svolge un ruolo importante: permette ai sedimenti del vino di depositarsi in un’area concentrata evitando di disperdersi. La concavità, inoltre, assume un ruolo ancor più importante nel caso di bottiglie di champagne, nelle quali è maggiormente accentuata. C’è un motivo? Sì: la bottiglia così strutturata è più resistente alla pressione che si sviluppa all’interno durante la presa di spuma.

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