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Carlo Cracco apre il suo nuovo ristorante: ecco quanto costerà mangiare. Due anni d’attesa e nessun dettaglio trapelato, poi l’inaugurazione in grande stile. E ovviamente la questione prezzi: sorpresi?

 

Carlo Cracco, dopo un’attesa durata due anni, è arrivata l’inaugurazione del nuovo locale in Galleria Vittorio Emanuele, a Milano. Locale di cui non esisteva nemmeno una foto ufficiosa prima d’ora e che è stato presentato a una moltitudine di invitati impazienti di scoprire i dettagli di quella che è stata definita ‘l’operazione più glamour dell’anno’. Ma è andata male ai curiosi che speravano di intravedere qualcosa dai vetri, coperti con le tendine. Chi c’era parla di un progetto faraonico che rappresenta un cambiamento drastico per lo chef ex giudice di Masterchef. Le linee essenziali del primo Ristorante Cracco lasciano ora spazio allo sfarzo, che porta la firma di Laura Sartori Rimini e Roberto Peregalli che, scrive Repubblica, hanno creato un connubio architettonico tra la seconda metà dell’800 e Gio Ponti. “Uno stile milanese al tempo stesso sobrio, raffinato e leggero, presente nell’immaginario a livello intuitivo”, dicono dallo staff dello chef. Il posto, un’area di 1.100 metri quadri nel luogo simbolo di Milano, apre al pubblico il 21 febbraio 2018, ma i tavoli sono pieni fino al prossimo 26 febbraio. (Continua dopo la foto)


E i prezzi? Beh, è facilmente immaginabile che non siano proprio adatti a tutte le tasche. È pur sempre un ristorante stellato, dunque il listino dovrebbe essere in linea con quello del precedente ristorante. Il menu degustazione, in ogni caso, dovrebbe costare sui 200 euro. Anche i piatti, poi, dovrebbero essere in linea con quelli del locale in via Victor Hugo. Non mancheranno i grandi classici che hanno reso celebre chef Cracco ma pare che la proposta gastronomica sia più semplice rispetto al Ristorante, anche per pranzi veloci e cene informali. E c’è una novità importante: uno spazio dedicato ai dolci e alle creazioni con il cioccolato del pastry chef Marco Pedron: dalle brioche del mattino alle torte, dalle praline ai biscotti, da gustare sul posto o portare via. (Continua dopo le foto)

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Nel seminterrato, poi, la cantina dalle pareti rosso lacca e la scaffalatura in legno d’abete che ospita oltre 2mila etichette e oltre 10mila bottiglie, con un’importante selezione di vini soprattutto italiani e francesi, ed è dedicata, oltre che alla vendita, alle degustazioni. Ad aprile, inoltre, si legge ancora su Repubblica, partirà il progetto Galleria Cracco, che coinvolgerà una serie di artisti italiani contemporanei per realizzare tre volte l’anno interventi site specific per le ‘lunette’ dell’ammezzato, trasformate in tre vetrine d’arte fruibili giorno e notte dagli oltre 100mila visitatori quotidiani della Galleria. L’idea è nata in collaborazione con l’agenzia di comunicazione Paridevitale e Sky Arte HD. Lo chef ha voluto mettere a disposizione uno spazio in cui sperimentare, in cui la creatività diventa il fil rouge tra cibo, architettura, design e arte.

“Addio, ci mancherai”. Finto funerale in tv per Carlo Cracco. È subito bufera. Proprio durante Masterchef va in onda “l’ultimo saluto” allo chef. E la rabbia è tanta

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