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Sanremo 2021, gira una brutta voce sul Festival. Cosa sta succedendo

Tegola sul Festival di Sanremo. Il Coronavirus potrebbe abbattersi anche sulla kermesse musicale più amata dagli italiani. Nell’ultima intervista rilasciata da Walter Vacchino a Sanremo News il patron dell’Ariston non esclude, giustamente, che quest’edizione possa essere rinviata di qualche mese. Tutto dipenderà dall’evoluzione del Covid-19 e delle misure governative che saranno prese nel corso dei mesi. “Serve – queste le parole di Vacchino – un’ampia riflessione.

Se la data di inizio febbraio non permette di fare un Festival (che dovrebbe ancora essere condotto da Amadeus) con luci, lustrini e tutto il resto, allora può essere che si pensi di spostarlo in avanti di uno o due mesi”. Non è detto tuttavia che accada, anche perché da Rai non sono arrivate notizie in tal senso, né sono trapelate delle indiscrezioni. A sottolinearlo è proprio Vacchino: “Ovviamente se tutto questo permette di essere più tranquilli per tutti i protagonisti, dagli artisti agli addetti ai lavori e se la programmazione Rai lo può prevedere”. Continua dopo la foto


Cambiare la collocazione del Festival infatti significa andare a modificare pesantemente i palinsesti (e influenzare tra l’altro anche la concorrenza, visto che Mediaset non fa contro-programmazione nella settimana sanremese). Ad ogni modo il patron dell’Ariston si è detto anche ottimista: “L’altra ipotesi, quella più ottimistica – ha spiegato Vacchino –, è che ai primi di febbraio la situazione sia tale da permettere, rispondendo a certe norme, di godersi lo spettacolo come in qualsiasi altro teatro”. Continua dopo la foto


La ricerca contro Covid-19 intanto corre veloce. “Per tre vaccini sono già iniziati gli studi clinici, oltre 70 altri sono in fase di sviluppo e stiamo lavorando con i nostri partner per accelerare lo sviluppo, la produzione e la distribuzione di vaccini”. Lo ha affermato Tedros Adhanom Ghebreyesus, Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, nel corso della conferenza stampa da Ginevra su Covid-19. Continua dopo la foto

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“Stiamo continuando a lavorare con partner in tutto il mondo per accelerare la ricerca e lo sviluppo di farmaci e vaccini contro Covid-19. Oltre 90 paesi hanno aderito o hanno espresso interesse a partecipare al nostro studio Solidarity, e oltre 900 pazienti sono stati arruolati per valutare la sicurezza e l’efficacia di 4 farmaci e combinazioni di farmaci”, ha aggiunto il dg. “Oltre a Solidarity, sono lieto di annunciare che l’Oms ha convocato gruppi di specialisti per esaminare l’impatto dei corticosteroidi e di altri farmaci antinfiammatori sugli esiti del trattamento per Covid-19”. “Stiamo inoltre esaminando l’uso dell’ossigeno e le strategie di ventilazione per i pazienti. Qualsiasi intervento che riduca la necessità di ventilazione e migliori i risultati nei pazienti in condizioni critiche è importante, specialmente in contesti con poche risorse”.

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